Il presidio dei lavoratori delle Terme Luigiane
1 minuto per la letturaCOSENZA – I lavoratori delle Terme Luigiane, a partire da giovedì prossimo, attiveranno un presidio permanente di protesta presso la Cittadella regionale di Catanzaro.
La decisione è maturata dopo dieci giorni di occupazione dello stabilimento “Therme Novae”, di Guardia Piemontese-Acquappesa (Cosenza) dove i lavoratori Sateca hanno ricevuto il presidente Spirlì a cui ora chiedono con fermezza una accelerazione della vertenza.
«La prima metà del mese di maggio – dicono i 250 dipendenti – è trascorsa senza risvolti concreti per la vicenda che ha lasciato 250 lavoratori senza occupazione. La disperazione dovuta ai problemi economici di tutte queste centinaia di famiglie inizia a diventare seriamente preoccupante».
Solo cinque giorni fa l’assessore regionale al Lavoro e al Termalismo, Fausto Orsomarso aveva dichiarato: «Siamo impegnati a sostenere i lavoratori delle Terme Luigiane, così come già fatto in passato. Abbiamo fatto incontrare gli avvocati delle parti e suggerito di trovare una soluzione in termini giuridici con un atto amministrativo che possa portare all’affidamento delle acque. Dai legali abbiamo ricevuto il consenso alla proposta e ci attendiamo sviluppi positivi a breve».
«Sono nato da quelle parti e nessuno quanto me – aveva concluso Orsomarso – ha a cuore le sorti delle Terme e dei suoi lavoratori. Adesso stiamo per uscire con un bando che riguarderà tutto il termalismo regionale, dopo quello, a fondo perduto, di 335mila euro stanziato lo scorso anno».
Per il momento, però, la protesta dei lavoratori Sateca continua.
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