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La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per 68mila euro a due dipendenti ospedale di Cosenza accusati di truffa per indebite indennità per turni e straordinari “fantasma”.
COSENZA – La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha eseguito un sequestro di beni per un valore di 68mila euro nei confronti di due dipendenti dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza. I due dipendenti sono accusati di truffa aggravata ai danni dello Stato. L’indagine è condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e dall’aliquota di Polizia Giudiziaria. Insieme ai militari ha collaborato dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro e dell’Inps di Reggio Calabria. L’indagine ha rivelato che i due dipendenti avrebbero indebitamente percepito indennità per turni festivi, straordinari, notturni e di reperibilità non corrispondenti alle prestazioni effettivamente svolte.
Lo scorso aprile l’inchiesta portò ad un sequestro beni per oltre 220 mila euro euro nei confronti di altri quattro indagati. Da quell’indagini i finanzieri hanno analizzato la corposa documentazione da cui è emerso che collaboratori amministrativi della Azienda avrebbero indebitamente retribuito, in favore di altri dipendenti, indennità per turni festivi, straordinari, notturni e reperibilità non corrispondenti alle prestazioni realmente effettuate.
In particolare, l’esame delle buste paga e delle “badgiature” ha evidenziato la percezione effettiva di ingenti somme sia per indennità non spettanti. Non erano spettanti sia per ore di straordinario mai svolte o liquidate in riferimento a periodi in cui il dipendente a volte risultava in malattia. A seguito dell’indagine che vede coinvolti i dipendenti dell’ospedale di Cosenza per truffa, è stato disposto il sequestro preventivo per equivalente delle somme illecitamente percepite, prelevate da conti correnti, immobili e dal Tfr degli indagati.
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