La chiesa del Carmine dove sono state trovate le cartucce
2 minuti per la letturaMONTALTO UFFUGO (COSENZA) – Non è un clima di terrore quello che vive in queste ore la città di Montalto Uffugo ma c’è molta preoccupazione e sgomento per quello che sta succedendo: dopo le due cartucce trovate ieri sul parabrezza dell’auto in servizio al settore “Politiche Sociali” del Comune (LEGGI), questa mattina altre due cartucce sono state rinvenute, stavolta ai piedi della statua della Madonna collocata dinanzi alla Chiesa della Madonna del Carmine nella frazione di Settimo.
Da quanto si è appreso, il parroco, don Alfonso Petrone, ha avvisato personalmente il sindaco Biagio Faragalli ed ha avvisato i Carabinieri che si sono subito recati sul posto per effettuare i rilievi del caso. La domanda che ci si pone, ovviamente, è se i due fatti possono essere in qualche modo correlati e se la “mano” può essere la stessa. Inoltre, sempre nella mattina di mercoledì, altre due cartucce inesplose sono state trovate all’interno di un bagno dell’Ospedale di Cosenza. C’è da capire se si tratta di episodi che hanno la stessa matrice o se, invece, sono distinti e separati e si tratta soltanto di un caso se il medesimo gesto è stato fatto nello stesso giorno.
Il sindaco, nel ringraziare la Polizia Municipale e i Carabinieri di Montalto “che si sono attivati sin da subito” ha espresso vicinanza all’ufficio dei servizi sociali e alla consigliera delegata Vincenzina Calomino “che in questi si sta adoperando molto come tutta la nostra squadra. “Sono episodi – ha detto Faragalli – che condanniamo da tutti i punti di vista, che non fanno bene alla nostra comunità ma che al tempo stesso ci danno quella conferma e quella volontà a continuare questo percorso che abbiamo intrapreso”. Per Faragalli a Montalto Uffugo “c’è qualcosa che non va, è un appello che faccio anche alle istituzioni, ai Carabinieri, alla Polizia Municipale, scriverò anche al Prefetto”.
Il sindaco rassicura: “Di sicuro non sono episodi che ci fermano, noi andiamo avanti con determinazione e con la consapevolezza che vogliamo dare un’immagine diversa e fare delle scelte che non vanno verso i singoli ma verso la collettività”. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di capire cosa sta accadendo a Montalto Uffugo.
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