Il fuoco vicino alle abitazioni durante l'incendio che ha colpito Rocca Imperiale
2 minuti per la letturaROCCA IMPERIALE (COSENZA) – È stata una notte di fuoco a Rocca Imperiale. E ancora prima un lungo intenso pomeriggio. La stagione estiva appena iniziata riporta la Calabria a far fronte all’emergenza incendi. Le prime fiamme nel borgo del cosentino erano divampate già venerdì, ma erano state domate. O almeno così sembrava. Sabato, complice anche il vento, hanno ripreso forza, “camminando” lungo la pineta che costeggia i tornanti che portano al borgo. L’incendio ha minacciato anche orti di limoni e frutta e vigneti, case e qualche b&b.
I volontari della Protezione Civile e la popolazione hanno lavorato a lungo per avere ragione del fuoco. Gli agricoltori con autobotti e ruspe sono intervenuti per isolare case e terreni, mentre diverse famiglie hanno lasciato le case nel centro storico perché l’aria era diventata irrespirabile. Gli ultimi focolai sono stati contenuti e spenti nella notte. Importante si è rivelato anche il contributo dato dal nuovo impianto anti incendio del castello. In diverse zone gli agricoltori hanno adoperato i loro trattori per scavare e tentare di fermare l’avanzata delle fiamme..
I vigili del fuoco sono arrivati alle 19, da Rende, perché le altre squadre erano impegnate a domare un altro rogo a Trebisacce. Ed è proprio sui tempi dei soccorsi interviene il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, riconfermato per il terzo mandato alle elezioni dell’8 e 9 giugno: “Un giorno di fuoco. Una notte di fuoco. Più unità operative impegnate. Ringrazio ancora i volontari, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine – scrive il sindaco su Facebook – non mi era mai capitato di vedere qualcosa di simile. Il fuoco si è introdotto nel borgo, nella sua pineta generando panico e paura. Gente che abbandonava le abitazioni. Uomini e donne che cercavano alla meglio di domare le fiamme. Volontari che hanno rischiato la vita. Scene di un film. Non è tempo di polemiche ed infatti ringrazio tutti ma è impossibile che due soccorsi allertati alle ore 15 giungano alle ore 19 quando già tutto sembra perso? Quando siamo letteralmente circondati dalle fiamme? Si intervenga subito! Più uomini, più mezzi e soccorsi tempestivi. Importante vedere un elicottero questa mattina ma se ci fosse stato nel pomeriggio di ieri avremmo evitato ciò che è avvenuto”.
“Ho sentito il Presidente Occhiuto che ringrazio per la disponibilità – ha scritto ancora il sindaco Ranù – ma si pensi a dotare i Comuni di mezzi per i pronti interventi. Con questa organizzazione non si va da nessuna parte. Un ritardo di 4 ore è troppo. Capisco che le unità operative erano impegnate in altri incendi ma così si muore. I Comuni vanno dotati di mezzi, occorrono risorse finanziarie. Il servizio va organizzato. Questo modo di intervenire mette in pericolo famiglie e soccorsi. Si costituisca un tavolo con i sindaci e li si renda protagonisti nella difesa del territorio, siamo pronti a farcene carico”.
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