L'Itas - Itc di Rossano
2 minuti per la letturaPer l’aggressione al professore, lo studente dell’Itas – Itc di Rossano ha usato prima il casco, poi calci e pugni. Valditara: «risarcimento per il danno reputazionale alle scuole».
CORIGLIANO ROSSANO (COSENZA) – Studente aggredisce un docente per un pessimo voto. Sarebbe stato proprio un cattivo voto a scatenare la furia di un ragazzo che frequenta la terza classe dell’Itas- Itc, istituto di istruzione superiore dell’area urbana di Rossano del comune unico di Corigliano Rossano.
Quella di oggi, 6 maggio 2024, sembrava una solita giornata di fine anno scolastico. Interrogazioni da svolgere e studenti con materie da recuperare per evitare debiti scolastici da riparare a settembre. Scenari che si perpetuano con ciclicità continua ma senza “colpo ferire”.
Stavolta, però, qualcosa è andato diversamente dal solito copione non scritto. E, per il giovanissimo studente, il cattivo voto “rifilato” dal suo professore è stato indigesto tanto da “fargliela pagare”.
Proposito dal quale non è desistito neanche dopo la fine della lezione. Il ragazzo avrebbe atteso che il docente uscisse dall’aula e lo ha aspettato nel cortile dell’Itas. Casco in mano non avrebbe esitato ad usarlo per colpire il malcapitato, preso di sorpresa.
Non pago di quei colpi avrebbe continuato l’aggressione con calci e pugni, carichi di rabbia e tutti andati a segno.
Una chiamata ha allertato i sanitari del 118 e l’insegnante aggredito è stato subito soccorso. Un’azione violenta e che non trova giustificazione considerata il contesto in cui si è svolta. Da parte della dirigenza dell’istituto c’è la dichiarata volontà :«come ha già fatto nell’immediatezza del caso, ad avviare tutte le procedure previste dalla legge in casi di aggressione ai docenti».
AGGRESSIONE DELLO STUDENTE AL PROFESSORE: «INTRODURRE IL DANNO DI REPUTAZIONE ALLE SCUOLE»
Generazione Z sempre meno rispettosa dei ruoli? Certo c’è molto da riflette sulla questione sicurezza nelle scuole che registra, sempre più spesso, episodi di violenza gratuita. Appena qualche mese fa, in una scuola elementare dell’area di Corigliano, un’insegnante era stata aggredita dai familiari di un’alunna. La stessa alunna aveva allertato la famiglia, poiché ritenuta di essere stata bistratta dalla docente.
La continua escalation di episodio similari che, dall’inizio dell’anno in tutta Italia, ha fatto registrare 28 episodi di aggressioni a danno del personale docente da parte di studenti ha portato ad una “tolleranza zero” nei confronti di azioni così estreme.
Infatti, gli studenti “fumantini” ora rischiano una multa da 500 a 10mila euro se aggrediscono un professore, un dirigente scolastico o un membro del personale tecnico-amministrativo della scuola. La misura è prevista in un emendamento depositato dal governo al Senato in commissione Cultura al Ddl sulla valutazione del comportamento degli studenti.
E, risponde alla più volta annunciata volontà del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, di introdurre una misura risarcitoria specifica per “il danno reputazionale” che le scuole ricevono dall’aggressione dei propri dipendenti.
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bisogna che ognuno sappia che ad ogni azione, corrisponde una assunzione di responsabilità, se poi vi è l’aggravante di sterili motivazioni di carattere personale, le conseguenze potrebbero e dovrebbero essere aggravate. il buonismo ha sempre generato violenze reiterare.