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BELVEDERE MARITTIMO (COSENZA) – Questa mattina a Cetraro, i carabinieri della compagnia di Scalea, con i capitani Giuseppe Regina e Andrea D’Angelo e con il gruppo di militari che ha collaborato alle indagini, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Paola su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un 18enne cetrarese, gravemente indiziato dei reati di “tentato omicidio aggravato dai motivi abietti o futili” e “porto di armi od oggetti atti ad offendere” nella notte di Capodanno.
I carabinieri, alle ore 05.30 circa dell’1 gennaio, allertati da una chiamata giunta sul numero d’emergenza 112, erano intervenuti nei pressi di un noto locale notturno a Belvedere Marittimo ove era stata segnalata la presenza di un ragazzo ferito. Giunti sul posto avevano constatato che poco prima vi era stata una lite tra alcuni ragazzi e uno di essi era già stato trasportato presso la clinica Tirrenia Hospital. Il giovane, un 26enne cetrarese, presentava vistose ferite provocate da arma da taglio all’altezza del fianco sinistro, al torace e sul capo. Poiché alcuni fendenti avevano sfiorato organi vitali è stato necessario l’immediato trasferimento in elicottero presso l’ospedale Germaneto di Catanzaro: qui è rimasto ricoverato in terapia intensiva per diversi giorni, inizialmente in pericolo di vita, ma fortunatamente è stato dimesso dopo circa 10 giorni all’esito di un delicato intervento chirurgico.
Fondamentali per la ricostruzione di quanto accaduto e per l’identificazione dell’autore del reato sono state le testimonianze delle persone che hanno assistito ai fatti, raccolte con non poche difficoltà dai carabinieri che hanno ininterrottamente operato con il costante e fondamentale supporto dell’autorità giudiziaria di Paola. Inizialmente infatti le dichiarazioni rese da molti dei soggetti escussi si sono rivelate generiche, alcune anche inattendibili e reticenti molto probabilmente per il timore di eventuali ritorsioni nei loro confronti.
Il 18enne cetrarese è accusato di tentato omicidio aggravato nei confronti del 26enne, per futili motivi: in particolare, all’interno di una discoteca, nel corso della nottata di Capodanno aveva più volte provocato e minacciato un amico della vittima, un ragazzo anch’egli appena 18enne, che quella notte era in compagnia della propria fidanzata per festeggiare l’inizio del nuovo anno, ragazza per la quale l’arrestato nutriva un interesse da tempo. Quest’ultimo, nei pressi dell’uscita del locale, ha nuovamente insultato il giovane in compagnia della sua fidanzata e ne è nata una violenta colluttazione tra i due; il 26enne, a questo punto, ha cercato di sedare il litigio ed è intervenuto in difesa dell’amico, tuttavia, in pochi attimi, è stato dapprima minacciato e successivamente aggredito fisicamente dal 18enne cetrarese venendo nella circostanza colpito ripetutamente con un’arma da taglio, verosimilmente un coltello, all’altezza di organi vitali, solo per puro caso non mortalmente.
Sedici giorni di intense e mirate indagini per arrivare a chiudere il cerchio. Un lavoro avviato dai carabinieri sin dalle prime ore dell’alba del nuovo anno. Un gruppo di militari coordinati dal capitano Giuseppe Regina, e dal comandante della compagnia dei carabinieri, Andrea D’Angelo, che si sono messi subito al lavoro non tenendo conto di orari e giorni festivi ed hanno subito recuperato i primi indizi.
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