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COSENZA – Un funzionario della Direzione regionale dei Musei della Calabria, in pensione dallo scorso Primo gennaio, sarebbe riuscito, tra il 2021 e il 2022, a far accreditare cospicue somme di danaro, sotto forma di buoni pasto, su 18 schede elettroniche, intestate ad ignari dipendenti: una truffa che ha portato, questa mattina, tra Cosenza, Rende e Aprigliano, i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale a dare esecuzione a un sequestro di beni pari a 63.588 euro.

E’ un’operazione nella quale risultano indagate 7 persone per i reati di truffa allo Stato, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, ricettazione e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti (appunto i buoni pasto). Eseguite anche perquisizioni, ordinate dal gip di Cosenza

Nell’inchiesta, inoltre, figura il consapevole indebito utilizzo dei buoni pasto anche da parte degli altri indagati, alcuni dei quali legati all’ex funzionario da vincoli di parentela, per acquistare generi alimentari in diversi supermercati della provincia di Cosenza.

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