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COSENZA – «Sono mesi che questi criminali continuano ad agire liberamente contro la gente innocente» è indignato il sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi, dopo l’ennesimo atto intimidatorio che si consuma nella sua città, una vera e propria escalation criminale (LEGGI LA NOTIZIA). L’incendio di auto è diventato così “quotidiano” da quasi non fare più notizia. «E invece no, bisogna ancora di più non assuefarsi ma alzare la testa, denunciare e creare invece un clima di intolleranza verso gli atti della criminalità. L’escalation delle intimidazioni incendiarie necessita di un intervento mirato e incisivo. Sembra di essere sotto assedio».

Fa bene a preoccuparsi Flavio Stasi che senza mezzi termini dice: «Siamo incazzati perché si sta consentendo da mesi, a una manica di vigliacchi, di intimidire, quasi quotidianamente, cittadini di ogni genere. È ovvio che se si consente a una banda di malati di arroganza sociale e criminale di agire liberamente nei confronti di imprenditori, giornalisti, lavoratori e cittadini onesti, in un’aura quasi di impunità, i vigliacchi alzano il tiro, arrivando ad attaccare direttamente le istituzioni».

Flavio Stasi, sindaco di Corigliano Rossano

Una città grande come Corigliano Rossano per Stasi merita una attenzione particolare: «Il nostro non è un paesino qualsiasi ma una città di 80 mila abitanti con una delle economie più importanti della Calabria, questa escalation criminale significa che i criminali se ne sono accorti, lo Stato no». Il sindaco vuole difendere la propria comunità, il suo è un grido di allarme e di aiuto per tutta «la gente operosa, onesta, per gli imprenditori dinamici, le istituzioni appassionate e integerrime che operano in città. La nostra è una comunità che vuole contribuire alla crescita della Regione, ma quando le istituzioni fanno “la divisione dei pani e pesci” la devono smettere di considerare Corigliano Rossano meno di ciò che è».

Adesso ad essere “attaccati” da vicino sono anche le istituzioni con l’atto intimidatorio al presidente del Consiglio comunale. E allora Stasi si aspetta «che sul grave episodio di questa notte (sabato ndr) e sugli altri atti intimidatori ci siano segnali chiari ed immediati. Mi aspetto, nel breve termine, che si smetta di sottovalutare l’esigenza di una presenza delle istituzioni e dei servizi adeguata al territorio. Non vogliamo essere sottovalutati».

Per il sindaco la città ha le potenzialità per diventare uno dei fulcri della Calabria ma questi episodi preoccupano e fanno restare un passo indietro. Il primo cittadino sente il peso della responsabilità e al presidente del Consiglio («a Marinella») esprime «la vicinanza», ma vuole anche spronarla «bisogna andare avanti, non come prima, più decisi di prima».

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