La protesta degli studenti dell'Unical
2 minuti per la letturaNEI giorni scorsi era stata occupato il residence universitario di Contrada Rocchi. L’iniziativa di protesta sugli alloggi non assegnati degli studenti e degli attivisti del coordinamento Fgl e Aula studio liberata è continuata ieri con un sit in al Centro residenziale
L’Unical nella giornata di ieri ha reso noto, con un comunicato, che riuscirà ad alloggiare anche gli ultimi studenti rimasti fuori, in quanto non vincitori di borsa. Succederà prima delle feste natalizie. L’ateneo, nel ricordare che si tratta di un numero esiguo di studenti finiti in fondo alla graduatoria, risultati idonei ma non beneficiari di borsa (e quindi non aventi diritto all’alloggio e alla quota in denaro) a causa della mancanza di fondi che l’ateneo attende dagli enti preposti (Ministero e Regione), avrebbero dovuto attendere l’arrivo dei finanziamenti per poter usufruire del loro diritto. Ma il problema non era solo di fondi, ma anche di strutture. Infatti, per via dei ritardi dovuti alla carenza delle materie prime, le ditte vincitrici degli appalti non avevano ancora consegnato circa 200 alloggi ristrutturati nell’ambito degli interventi di miglioramento, la cui consegna era prevista a settembre. E’ stato quindi reperito, esempio forse unico in Italia, un centinaio di posti letto in hotel cittadini.
“Le nostre richieste sono state ascoltate e la comunità studentesca ha ottenuto risultati importanti – hanno scritto in una nota Coordinamento universitario Aula Studio Liberata F4 e Fgc-UniCal – ma questa vittoria, se da un lato rappresenta un primo passo importante per la comunità studentesca dell’UniCal che ha dimostrato consapevolezza e determinazione, dall’altro ci comunica che è necessario continuare ad attivarci e mobilitarci: per tornare ad essere protagonisti delle nostre vite, a partire dalla rivendicazione dei nostri diritti più basilari. Riconosciamo a questa Governance di aver assunto impegni importanti, ma allo stesso tempo rimaniamo consapevoli della necessità di continuare a dimostrare la stessa determinazione e la stessa voglia di riscatto espressa in questi giorni. La vicenda dello studentato in contrada Rocchi, l’attesa di due mesi per l’asseganzione degli alloggi che ha costretto troppi studenti e studentesse a vivere un enorme disagio vedendo negato il proprio diritto allo studio, restano ferite ancora aperte. Continueremo a fare inchiesta, a monitorare ed a mobilitarci, perché siamo consapevoli che solo noi, studentesse e studenti, uniti, possiamo dare una nuova forma al nostro campus ed alle nostre esistenze”.
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