Il luogo dell'incidente sulla strada statale 106
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VILLAPIANA (COSENZA) – Un tragico incidente ha visto, ancora una volta, protagonista la Statale 106 Jonica. Un tributo di sangue che da ieri mattina fa contare 24 vittime dall’inizio dell’anno. Questa volta, il tragico destino si è accanito nei confronti di una giovane donna, Serena Halina Duranti, 35 anni, nubile, nata e residente a Prato (Fi) ma, da quanto appreso, domiciliata a Montalbano Jonico (Mt) dove viveva con il compagno.
La donna pare fosse diretta al centro commerciale “I Portali”, in area urbana di Corigliano Calabro, dove era attesa in una libreria, non si sa bene se per una commissione per l’azienda Principato di Reggio Calabria per cui la donna lavorava. Alle 9 e 30 di mattina, i telefoni di Polizia Stradale, Carabinieri, 118 e Anas squillavano per annunciare il grave incidente avvenuto sulla statale ionica 106 bis, in territorio comunale di Villapiana, in contrada Pantano, a circa un chilometro dallo svincolo che porta nella cittadina ed ad un centinaio di metri dal luogo in cui perse la vita, per un incidente quasi analogo, una coppia di coniugi di Nova Siri (Mt).
L’INCIDENTE
La giovane donna, alla guida della Fiat Grande Punto, viaggiava, come detto, in direzione sud, diretta ai Portali. Nel senso di marcia opposto, viaggiava un Tir partito da Gallico (Rc) e diretto ad Altamura (Ba) con un carico di grano e condotto da S.G., 55 anni di Scilla (Rc).
Un malore o una fatale distrazione della conducente, induceva l’auto a spostarsi nella corsia opposta al suo senso di marcia. L’autista del Tir, nel tentativo di evitare l’impatto, si sposta sulla sua sinistra proprio mentre la conducente della Punto prova a rientrare in carreggiata. Manovra fatale e crash inevitabile con il Tir che impatta sul lato frontale sinistro della Punto, schiacciandola contro il guard-rail.
Ovviamente le cause dell’incidente sono al vaglio della Polstrada del Distaccamento di Trebisacce, intervenuta con due pattuglie composta dagli agenti scelti Alghise De Leo, Cosimo Grosso, Pasquale Iannotta e Mario Renne, coordinati da Antonio Ramundo con la supervisione del comandante del Distaccamento, Nicola Pisilli, che ha eseguito dettagliati rilievi del sinistro.
La giovane donna è deceduta sul colpo mentre l’autista del Tir è stato medicato, in stato di choc, dai sanitari del 118 giunto dalla postazione ospedaliera di Trebisacce.
LA TESTIMONIANZA
L’incidente, comunque, ha avuto una testimone oculare, ascoltata e verbalizzata dalla Polstrada. È una giovane veterinaria, partita anch’ella da Montalbano e diretta a Cerchiara di Calabria dove lavora per l’Ente Parco del Pollino. La sua auto seguiva quella della vittima ed ha raccontato quello a cui ha assistito.
Nell’immediatezza del sinistro la giovane veterinaria è scesa dalla sua auto per prestare soccorso alla vittima. Le classiche dita sulla carotide per sentire il battito che, però, non c’era più. Il lavoro sporco lo hanno compiuto i Vigili del Fuoco di Trebisacce e di Castrovillari che hanno dovuto utilizzare cesoie elettriche e ed altri arnesi, impiegando oltre mezz’ora per estrarre il corpo senza vita di Serena Duranti.
IL SEQUESTRO CAUTELARE DELLA SALMA
Una volta ricomposta, la salma è stata trasferita presso l’obitorio dell’Ospedale Giannettasio nell’area urbana di Rossano, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Castrovillari, Luca Primicerio, cui spetta la decisione sull’eventuale esame autoptico che aiuti a fare chiarezza sulle cause dell’incidente mortale.
Prima di essere trasferito in obitorio, il corpo senza vita della vittima è stato sottoposto ad esame visiva da parte del medico legale, dottore Silvio Trotta. La giovane donna, sarebbe deceduta per poli- trauma, emorragia interna e fratture multiple agli arti.
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