L'ospedale di Cosenza
2 minuti per la letturaFUSCALDO (COSENZA) – Non ce l’ha fatta il fuscaldese rimasto schiacciato sotto il crollo di un solaio, lo scorso 27 marzo. Giuseppe Antonuccio è spirato nel reparto di terapia intensiva dell’Annunziata di Cosenza, all’età di 62 anni.
Una morte che ha lasciato incredula l’intera comunità di Fuscaldo, che si è ritrovata unita nelle parole di cordoglio espresse dal sindaco Giacomo Middea. “È un giorno triste per noi. La scomparsa di Peppino ci colpisce e lascia un vuoto enorme, anche perché viene a mancare, al nostro Comune, un valido collaboratore, sempre presente e sempre impegnato per la collettività. Non troviamo altre parole per descrivere una tragedia così assurda. Ci stringiamo alla famiglia, con grande affetto e vicinanza” – sono le parole del primo cittadino Middea.
Il 27 marzo scorso, lo ricordiamo, Giuseppe Antonuccio rimase vittima di un terribile incidente, verificatosi nel quartiere Porticedda, nel centro storico di Fuscaldo. Il malcapitato si trovava all’interno di un rudere quando, per cause ancora in corso di accertamento, è rimasto schiacciato dal crollo del solaio, restando sotto le macerie privo di conoscenza e gravemente ferito.
Il boato e le urla del figlio di Antonuccio – presente sul posto, ma all’esterno della struttura – hanno richiamato l’attenzione di alcune persone residenti in quella zona che, immediatamente, hanno chiesto l’intervento sia dei Vigili del fuoco e sia dei sanitari del servizio di emergenza e urgenza “118 Pet” dell’Azienda sanitaria provinciale. Giunti sul posto, l’equipe dell’autoambulanza ha cercato di stabilizzare il malcapitato, liberato dalle macerie dai soccorritori, prestandogli le prime cure, ma richiedendo l’immediato intervento dell’elisoccorso.
L’uomo aveva riportato un gravissimo trauma cranico e politrauma, con fratture su varie parti del corpo. A Cosenza era stato sottoposto anche ad un delicato intervento chirurgico, ma il quadro generale, negli ultimi giorni, aveva subito un netto peggioramento, che ha portato, nella giornata di ieri, al decesso.
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