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COSENZA – Il buco nero delle fatture. Società gestite come scatole cinesi. Una maxi truffa, quella scoperta dai finanzieri del Comando della Guardia di Finanza di Cosenza, che questa mattina hanno stretto le manette attorno ai polsi di 6 soggetti (due dei quali, Francesco Caputo e Mariateresa Urso, sono finiti in carcere e quattro – Nilo Urso, Pasquale Madeo, Filomena Caputo, Francesco Angelo Sprovieri – ai domiciliari), indagati per bancarotta fraudolenta e reati tributari, e proceduto al sequestro di beni mobili e immobili per 70 milioni di euro.

Una ventina, complessivamente, le persone che risultano indagate a piede libero.

L’indagine – coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari diretta da Alessandro D’Alessio – ha avuto origine da una serie di ordinari controlli fiscali ed ha consentito di portare alla luce un sistema fraudolento messo in piedi da un unico nucleo familiare, operante nel settore della produzione e commercializzazione di calcestruzzo e nello smaltimento di rifiuti solidi urbani e con base operativa a Corigliano Rossano, ritenuto la “mente” della presunta frode.

Il meccanismo era sempre lo stesso: le società costituite fittiziamente venivano utilizzate alla bisogna e, dopo aver accumulato un quantitativo ingente di debiti nei confronti dell’Erario, “svuotate” e sostituite con altre create ex novo e intestate a prestanome, per poi essere successivamente poste in liquidazione o portate al fallimento. Inoltre, il materiale contabile era nella maggior parte i casi del tutto assente o non in ordine.

All’esito dell’indagine, che vede indagate 28 tra persone fisiche e società, su richiesta della Procura della Repubblica di Castrovillari, il gip Lelio Festa, alla luce degli elementi probatori allo stato raccolti, ha quindi disposto l’odierna misura cautelare a carico di 6 indagati, oltre al sequestro, finalizzato alla confisca, nella forma diretta e per equivalente, di isponibilità finanziarie, di beni mobili ed immobili per circa 70 milioni di euro, a carico delle 24 persone fisiche giuridiche che avrebbero beneficiato dell’ipotizzato meccanismo fraudolento posto in essere.

GLI ALTRI INDAGATI

  • Saverio Caputo
  • Francesca Montagna
  • Domenico Tarantino
  • Natale Grillo
  • Mirela Buruiana
  • Nicolae Patriu
  • Pasquale Barone
  • Giuseppe Donciglio
  • Giuseppe Iamello
  • Raffaele Iamello
  • Serafino Madeo
  • Tommaso Federico
  • Giuseppe De Marco
  • Natale Petrelli
  • Vincenzo Capua
  • Peppino Dursi
  • Andrea Parrilla
  • Francesco Faillace
  • Alessio Giuseppe Cetera
  • Carlo Faustini

LE SOCIETA’ COINVOLTE

  • “Edilizia Rossanese”
  • Ditta individuale “Edil Federico”
  • Ditta individuale “De Marco Giuseppe”
  • “C.e.d. di Tarantino Domenico & C” sas
  • “Pevi group” srl
  • “Edil Parrilla & C.” snc
  • “Rossano Costruzioni” srl
  • “C&U” srl
  • “Beton Costruzioni” srl
  • “Calabria Cementi” srl
  • “Elog” srl
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