Il tratto di lungomare sequestrato
2 minuti per la letturaGUARDIA PIEMONTESE (COSENZA) – Smaltimento illecito di materiale inerte usato per ricoprire le buche del lungomare di Guardia Piemontese. Il tratto di lungomare, rovinato dalla furia dei marosi, interessato dai lavori di ricostruzione è stato sottoposto al sequestro giudiziario dai Carabinieri della locale stazione su ordine della Procura della Repubblica di Paola.
Il provvedimento è scaturito a seguito dell’esposto presentato dai consiglieri di minoranza Antonella D’Angelis, Andrea Muglia e Francesco Pietramala del gruppo consiliare La città del sole, alla Procura di Paola, alla Capitaneria di porto di Cetraro ed al comando della Guardia Costiera di Vibo Valentia, affinché si faccia piena luce sulla vicenda.
Nella mattinata di ieri i Carabinieri si sono recati presso la sede municipale dove avrebbero chiesto al sindaco, Vincenzo Rocchetti, al capo dell’Ufficio tecnico comunale e ad altre persone delucidazioni sulla pratica. Nello specifico, pare non ci sarebbe alcuna pratica poiché il responsabile dei lavori avrebbe detto ai Carabinieri che, di sua iniziativa, avrebbe preso del materiale che gli serviva per tappare quelle buche, scagionando così gli amministratori. Pare che il materiale utilizzato in parte per coprire le buche di quel tratto di lungomare sia stato abusivamente prelevato dal lido incendiato di proprietà del vicesindaco.
I lavori per la ricostruzione del lungomare hanno, parzialmente, interessato “anche la ricostruzione della scarpata priva di muro di sostegno a diretto contatto con l’arenile e a pochi metri dalla battigia – spiegano i tre consiglieri di minoranza nell’interrogazione al sindaco – è stato notato sia nella voragine che lungo la scarpata la presenza di grosse piastre in calcestruzzo, di conglomerato bituminoso proveniente dalla pavimentazione del lungomare, inoltre sono presenti laterizi di vario formato, ferri di armatura, piastrelle di pavimentazione, canalizzazioni per impianti elettrici, tegole ed altro”.
A seguito di questi strani ritrovamenti il gruppo di minoranza ha posto al Sindaco, al responsabile dell’Ufficio Tecnico e al responsabile della Polizia locale, delle domande ben precise: “esistono le autorizzazioni necessarie per la esecuzione dei lavori ( Comune, Capitaneria di Porto ecc. )?; E’ stata accertata l’idoneità dei materiali utilizzati per i riempimenti? – e ancora – E’ stata verificata la provenienza degli inerti e il loro corretto utilizzo? Come si noterà nella notte tra il 3 e il 4 gennaio qualcuno in maniera oltretutto maldestra, ha provveduto e, provato, a ricoprire il tutto mettendo però in evidenza altri materiali presenti”.
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