Il cimitero di Lattarico
2 minuti per la letturaLATTARICO (COSENZA) – I carabinieri di Lattarico hanno fatto chiarezza su un episodio avvenuto all’interno del cimitero. Gli uomini del maresciallo Gerardo Paldino, da qualche mese alla guida della stazione di Lattarico, hanno individuato il presunto autore di un deprecabile gesto compiuto in una cappella del camposanto. Si tratterebbe, infatti, di un anziano pensionato che introdottosi all’interno del cimitero avrebbe imbrattato con un pennarello la foto sulla lapide posta sulla tomba di una defunta.
Ad accorgersi dell’accaduto sarebbe stata una parente della persona scomparsa che indignata ha prontamente denunciato il fatto ai carabinieri.
Lo spiacevole ed assurdo gesto, infatti, ha suscitato sdegno e in tutta la comunità preoccupata per un’azione vandalica nel luogo sacro. Il maresciallo Paldino e i suoi uomini hanno avviato subito le indagini, acquisendo i filmati delle telecamere del sistema di videosorveglianza poste all’ingresso dell’area cimiteriale e delle strade principali della cittadina e ascoltando le molte persone che nel corso della giornata si erano recate al cimitero a far visita ai loro cari.
Un attento lavoro d’indagine in più direzioni che avrebbe portato, appunto, i militari dell’Arma a chiudere il cerchio in brevissimo tempo ed a individuare l’anziano pensionato quale presunto autore del gesto, i cui motivi sarebbero ancora tutti da chiarire. All’interno della sua abitazione, inoltre, i carabinieri avrebbero ritrovato il pennarello utilizzato per fare gli scarabocchi sulla foto della defunta. L’uomo è stato quindi deferito all’autorità giudiziaria.
Nei giorni scorsi i carabinieri hanno eseguito anche un arresto per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I militari del maresciallo Paldino hanno fatto scattare le manette per due persone per violazione delle legge 134 del 27 settembre 2021 che, entrata in vigore proprio il 19 ottobre scorso, prevede l’arresto obbligatorio in flagranza del reato di violazione dell’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare in caso di violenza di genere.
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