X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

CETRARO (COSENZA) – Giovane sedicenne muore suicida. Il ragazzo, residente in una contrada dell’entroterra di Cetraro si è impiccato dal balcone di casa. A fare la drammatica scoperta, nel tardo pomeriggio, sono stati proprio i genitori del giovane. La coppia era appena rientrata quando ha trovato il figlio cianotico ed esanime appeso ad una corda da uno dei balconi dell’abitazione. Subito sono stati chiamati i soccorsi del 118. Ma quando i sanitari sono giunti sul posto, non c’era più nulla da fare se non constatarne il decesso.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione coadiuvati dalla Compagnia di Paola agli ordini del capitano Giordano Tognoni, nonché il pubblico ministero di turno presso la Procura di Paola.

La vicenda è in corso di accertamento da parte degli inquirenti che hanno avviato le indagini del caso. Si cerca, infatti, di capire quali possano essere le ragioni all’origine del tragico gesto. Il magistrato ha disposto il sequestro di computer, e telefoni cellulari presenti nell’abitazione della famiglia. E non si esclude che del caso potrebbe anche occuparsi la Procura dei minori, anche se al momento, tutto farebbe propendere per il suicidio. Si vuole escludere, però, il reato di istigazione al suicidio o nella peggiore delle ipotesi anche l’omicidio.

Tutti i dispositivi tecnologici della vittima passeranno al vaglio degli esperti della scientifica al fine di ricostruire, nei minimi particolari, cosa abbia fatto il sedicenne nelle ore precedenti la sua morte. Se abbia incontrato qualcuno, o chi possa aver sentito o scritto via whatsapp, messanger o altre applicazioni di messaggistica. Nelle prossime ore, con le dovute cautele in quanto molto probabilmente si tratta di minorenni, potrebbero anche essere sentiti gli amici del ragazzo.

Gli inquirenti dovranno escludere che ci siano elementi che colleghino questo episodio alle sfide online, le cosiddette “challenge”, che circolano tra i minorenni come ad esempio Blue whale, Momo e adesso Tik Tok con il gioco “Black out challenge”, per vedere fino a che punto si resiste con l’auto soffocamento. Giochi che possono essere molto rischiosi perché possono portare ad un punto di non ritorno, e poi alla morte. L’ultima vittima di queste sfide è stata una bambina di soli 12 anni nel marzo scorso in provincia di Ivrea morta soffocata proprio per il gioco lanciato su Tik Tok.

Share
Alessandro Chiappetta

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE