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COSENZA – I carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro (Cosenza) hanno tratto in arresto un 29enne ed un 50enne, entrambi coriglianesi, in quanto destinatari di un mandato d’arresto europeo per i gravi reati di truffa, riciclaggio ed associazione a delinquere.
I due indagati erano ricercati da mesi dalle autorità giudiziarie spagnole, in quanto avevano emesso un’ordinanza di misura cautelare nel mese di giugno scorso, senza essere riusciti ad eseguirla, perché i due coriglianesi si erano resi irreperibili. Agli stessi venivano contestati gravi addebiti: di aver costituito una società madre per lo smercio di agrumi ed altri prodotti di frutta e verdura, con la quale acquistavano grandi quantità degli stessi, emettendo cambiali a lungo termine, tratte su conti correnti privi di fondi. Quindi gli ignari creditori truffati, una volta che provavano ad incassare le cambiali, rimanevano a mani vuote, non potendo fare altro che denunciare alle autorità competenti il raggiro, mentre i due uomini si rendevano irreperibili.
Questo “giochetto” era andato avanti per mesi ed esattamente dal settembre 2020 al marzo 2021, sempre in località spagnole. Nel momento in cui la vicenda arrivò all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, fu accertato un ruolo di direzione ed organizzazione del 29enne, mentre il 50enne rappresentava un vero e proprio esecutore materiale degli ordini del primo.
Constatata l’irreperibilità sul suolo iberico, fu spiccato un mandato di arresto europeo nei confronti dei due uomini, ma i Carabinieri ausonici ed esattamente quelli della Stazione di Corigliano Calabro Scalo accertavano che gli stessi non si trovavano neppure in loco. Per tali motivi iniziavano lunghi periodi di appostamenti ed acquisizione di elementi info-investigativi, poiché vi era la ferma convinzione che sarebbero tornati in periodo estivo dai rispettivi familiari residenti a Corigliano.
La pista seguita ben presto portava i suoi frutti ed infatti nella mattinata di ieri decine di Carabinieri hanno eseguito il blitz in zona Cantinella, che ha portato a scovarli nelle rispettive abitazioni, da poco tornati dall’estero. Una volta tratti in arresto e dopo le formalità di rito, sono stati ristretti agli arresti domiciliari e sono state informate le Autorità Giudiziarie competenti. Ora rischiano, se condannati, una pesante pena detentiva.
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