Parte della droga sequestrata
2 minuti per la letturaROSETO CAPO SPULICO (COSENZA) – Il tratto calabrese della statale ionica 106, è la riconosciuta “via della droga”. La conferma viene dagli innumerevoli sequestri da parte della Guardia di Finanza di Montegiordano. Ultimo recentissimo esempio, l’arresto di un soggetto di nazionalità italiana ed il successivo sequestro di oltre 800 kg. di sostanza stupefacente. L’intervento della Guardia di Finanza in territorio comunale di Roseto Capo Spulico, lungo il tratto di statale ancora non ammodernato ed a due sensi di marcia. I Finanzieri hanno intimato l’alt ad un’autovettura condotta da un quarantenne residente in provincia di Bari che percorreva la statale in direzione Sud – Reggio Calabria.
A quel punto entra in gioco l’acume investigativo dei Finanzieri che notato l’eccessivo nervosismo manifestato dal conducente del mezzo, con il supporto dell’unità cinofila, hanno eseguito un’accurata ispezione del mezzo di trasporto. Proprio l’infallibile fiuto del cane antidroga “C-Quanto” ha portato ad un primo rinvenimento di 19 gr. di sostanza stupefacente del tipo hashish.
OPERAZIONE IN PUGLIA
Dopo aver accertato che il fermato era già gravato da numerosi specifici precedenti penali e di polizia, i Finanzieri hanno deciso di proseguire le attività di servizio anche fuori regione, eseguendo una perquisizione locale presso un casolare di Bitonto (BA), risultato nella disponibilità dell’uomo.
La pattuglia delle Fiamme Gialle ha rilevato la presenza di una serra ove erano presenti circa 100 piante di marijuana, di altezza tra 1 e 3 metri, coltivate mediante un apposito impianto di irrigazione e fertilizzazione.
In un capannone adiacente, oltre a tutto il materiale occorrente per l’essiccazione della sostanza stupefacente, quali lampade e grossi ventilatori, sono stati rinvenuti numerosi fusti di plastica, contenenti complessivi 805 kg di marijuana già raccolta, essiccata e confezionata con buste di cellophane pronte per la cessione. L’illecita produzione posta in essere dal fermato riguardava anche altro tipo di sostanza stupefacente, tant’è che, oltre ad un quantitativo di hashish del peso complessivo di 250 grammi, i Finanzieri hanno scoperto un pollinatore per estrarre la resina da utilizzare per la produzione della medesima droga ed una pressa per creare i “panetti” da smerciare sul mercato.
La sostanza stupefacente rinvenuta, del valore commerciale al dettaglio di oltre 5 milioni di euro, unitamente al materiale per la sua produzione, è stata sottoposta a sequestro. Il responsabile, tratto in arresto in flagranza di reato, è stato associato presso la Casa Circondariale di Bari e posto a disposizione della locale Procura della Repubblica. L’arrestato rischia da sei a venti anni direclusione e la multa da 26 mila a 260 mila euro per il reato che punisce la produzione, il traffico e la detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.
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