3 minuti per la lettura
CARIATI (COSENZA) – Può un centro storico e parte della marina rimanere senz’acqua nei mesi di luglio e agosto, con temperature che superano i 40 gradi e in piena stagione turistica, oltre che in piena emergenza sanitaria?
Succede a Cariati, dove nel borgo manca l’acqua nelle case da più di un mese e, in questi giorni, la carenza idrica si è estesa in altre zone, tra cui via San Giovanni, il rione Carrera, la via Como. Famiglie con bambini, anziani, malati e turisti esasperati.
Non consola il fatto che lo stesso problema si stia verificando in altri centri del basso Ionio e del Crotonese, né che il Comune, tramite autobotti, stia approvvigionando in via prioritaria le attività commerciali e qualche famiglia delle zone interessate al grave problema che, a quanto pare, non è di facile soluzione. I sindaci ne hanno investito, da giorni, il Prefetto.
Tuttavia i cittadini si chiedono come si sia potuto arrivare ad una situazione che riporta indietro Cariati di moltissimi anni, quando d’estate, per l’igiene personale e per le faccende quotidiane, bisognava provvedere autonomamente a trasportare il prezioso liquido dai pozzi delle campagne. Se è vero che il problema si ripresenta soprattutto d’estate, è anche vero che negli ultimi anni si è accentuato. E mai come in questa stagione. In molti si domandano perchè non si provvede molto prima dell’estate con soluzioni alternative, per non rischiare di arrivare al massimo dell’emergenza e dell’esasperazione, come sta accadendo in questi giorni.
Il commissario Sorical Cataldo Calabretta, in una nota, ha dichiarato che in tutta la regione sussistono allacci abusivi che impediscono a migliaia di famiglie di poter usufruire normalmente della risorsa idrica. La legge stabilisce che gli usi civili e sanitari, ha aggiunto, hanno la priorità su quelli agricoli e idroelettrici, mentre – si legge nella nota – in Prefettura a Cosenza continuano le task force con Sorical per dare seguito alle azioni di contrasto.
La Società, inoltre, denuncia prelievi di acqua non autorizzati dai fiumi Lese e Trionto, unitamente al calo delle sorgenti, che stanno mettendo in crisi l’erogazione idrica in diversi Comuni del Crotonese, del Basso Jonio e Presila Cosentina e a Sud della città di Reggio Calabria. Quello che, però, maggiormente preoccupa è apprendere da Sorical che al momento non c’è alcuna fonte alternativa di approvvigionamento per i comuni sottesi agli impianti. E, al momento, che non c’è speranza di soluzione del problema per Cariati e altri comuni, compresi quelli della fascia collinare, che restano a secco, con grave pericolo di compromissione della stagione turistica e della salute pubblica.
Il Comune di Cariati, comunque, nelle ultime ore, ha sporto denuncia alla Procura della Repubblica contro quanti stanno provocando questo disagio gigantesco nei confronti della popolazione e dei turisti, con danni a tutta la rete turistica e commerciale. Il sindaco Filomena Greco teme il rischio di ordine pubblico e di emergenza igienico-sanitaria.
“I nostri concittadini e gli ospiti – aggiunge il primo cittadino – non riescono a far fronte alle minime esigenze igienico sanitarie primarie e basilari, disagi che si ripercuotono sul diritto alla qualità della vita di un’intera popolazione, soprattutto su bambini, disabili ed anziani, ai quali gli uffici non riescono a dare pronta risposta. In queste ore – conclude la Greco – si sta cercando di porre rimedio al grave disagio idrico con piccoli trasporti destinati alle tante abitazioni ed attività commerciali che in tale periodo sono in pieno ritmo lavorativo”.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA