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COSENZA – Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel suo appartamento lui non c’era. In casa, però, erano presenti alcuni operai intenti a ristrutturare gli interni. I militari hanno stoppato i lavori per procedere a una perquisizione. Non procedevano al buio, hanno agito a colpo sicuro. E hanno avuto ragione. Nella soffitta, collegata all’abitazione da una scala a chiocciola, c’era più di un chilo di cocaina purissima, parte della quale già suddivisa in dosi e pronta a essere smerciata.
A quel punto, non restava che contattare il padrone di casa per metterlo al corrente dell’accaduto. Sandro Maestro, cinquantenne già noto alle cronache, è stato raggiunto telefonicamente e ha dovuto fare mestamente ritorno al proprio domicilio per prendere atto della situazione.
L’uomo è stato dichiarato subito in arresto e associato al carcere di via Popilia. Con ogni probabilità era pedinato oppure sotto intercettazione, circostanza che ha consentito agli investigatori della caserma “Grippo” di sospettare – o maturare la certezza – che quell’appartamento di via Popilia custodisse un vero e proprio tesoro in tema di narcotici.
Per Maestro si è trattato di un vero e proprio deja vu. L’uomo, infatti, vanta numerosi precedenti in materia di spaccio di stupefacenti e nel 2015, sempre all’interno della sua abitazione in via Popilia, ancora i carabinieri avevano rinvenuto ben due chili di cocaina. La sostanza è stata sequestrata e le indagini proseguono per individuare i fornitori ed eventuali collegamenti con gruppi di criminalità organizzata.
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