I carabinieri sotto casa di Mirella Spadafora
1 minuto per la letturaCOSENZA – Molto probabilmente è stato un malore a uccidere nei giorni scorsi Mirella Spadafora, la donna di 68 anni trovata morta ieri sera nella sua abitazione di via Sybaris, alle spalle di via degli Stadi, a Cosenza.
I suoi familiari non avevano più notizie di lei da almeno quattro giorni e proprio a loro, entrati in casa con l’ausilio dei vigili del fuoco, è toccato di fare la macabra scoperta.
In un primo momento a destare sospetti era stato il disordine che regnava all’interno, circostanza che aveva fatto ritenere che l’abitazione fosse stata messa a soqquadro, ultimo atto di una rapina culminata in tragedia. E invece no. I carabinieri intervenuti sul posto hanno accertato che nessun oggetto di valore era stato prelevato dall’appartamento in cui la sfortunata donna – divorziata e madre di un figlio che risiede a Milano – viveva da sola e anche il corpo, dopo l’ispezione eseguita dal medico legale, non presentava segni riconducibili a un’aggressione.
Quasi certamente, dunque, si è trattato di una morte per cause naturali, ma la Procura diretta da Mario Spagnuolo ha disposto ugualmente l’autopsia per escludere in modo definitivo altre possibili spiegazioni.
Sul cadavere, infatti, erano presenti alcune ecchimosi che, però, a prima vista sembra siano state generate da una caduta.
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