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Pierpaolo Bruni

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PAOLA (COSENZA) – Ancora gravi minacce al Procuratore capo della Repubblica di Paola, Pierpaolo Bruni, già nel mirino della ‘ndrangheta calabrese. Bruni, com’è noto, vive sotto scorta perché la criminalità organizzata aveva pianificato un attentato a suo danno.

Le nuove minacce riguardano il processo anticrimine “Tonno Rosso” che solo pochi giorni fa, presso il Tribunale di Paola, ha fatto registrare tre condanne e un rinvio a giudizio.

Un detenuto coinvolto nel recente processo penale è stato infatti intercettato in carcere mentre, dialogando con la moglie, prometteva ritorsioni a danno del magistrato, paventando anche l’idea di organizzare un’azione di delegittimazione.

Gli atti sono contenuti in una informativa e sono trapelati nell’ambito della udienza preliminare. Il detenuto e la moglie sono stati incastrati sia da una “cimice” sia da una telecamere nascosta, installate in carcere a Paola.

L’uomo, condannato nell’ambito di “Tonno Rosso”, era stato ritenuto colpevole e condannato già nell’ambito del processo “Tramontana”, istruito dallo stesso Procuratore Bruni quando era in servizio all’Antimafia di Catanzaro.

Maggiori dettagli nell’edizione cartacea di domani.

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