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ROVEREDO IN PIANO (PORDENONE) – La donna uccisa dal compagno la notte scorsa a Roveredo in Piano (Pordenone) si chiama Aurelia Laurenti, aveva 32 anni ed era mamma di due bambini di 8 e 3 anni, che avrebbe avuto dall’omicida. I piccoli non hanno assistito alla tragedia perché, da quanto si è appreso, erano dai nonni materni, che abitano in un paese poco distante.
L’assassino, che si è costituito in Questura a Pordenone, si chiama Giuseppe Forciniti, ha 33 anni, di professione infermiere, originario di Cosenza. Si era trasferito in Friuli molti anni fa. Insieme con la compagna era andato a vivere a Roveredo nel 2013, nella villetta dove attorno a mezzanotte è avvenuta la tragedia.
L’uomo, poco prima dell’una di notte, si era presentato alla Questura di Pordenone dicendo prima di aver avuto una colluttazione con un ladro sorpreso in casa e poi di aver avuto una lite con la moglie. Non sono sfuggite ai poliziotti le mani insanguinate dell’uomo e gli evidenti tagli sulle stesse.
Una volta giunti sul posto, gli agenti della polizia hanno trovato la compagna dell’uomo priva di vita e con ferite da arma da taglio al collo. L’uomo è stato tratto in arresto per il reato di omicidio volontario e l’abitazione è stata sottoposta a sequestro per ulteriori accertamenti.
Questa la versione dell’uomo: «Sono stato aggredito fisicamente dalla mia compagna mentre ci trovavamo in camera da letto. E’ anche comparso un coltello, con cui ha cercato di colpirmi. Ne è nata una colluttazione, durante la quale ho afferrato l’arma e l’ho colpita una sola volta, al collo. Lei è caduta a terra e io sono uscito dalla stanza in stato di choc». L’interrogatorio col sostituto procuratore di Pordenone Federico Facchin è stato caratterizzato da numerose pause in cui l’uomo ha detto di essere sconvolto e ha pianto a più riprese. Secondo quanto avrebbe detto a inquirenti e investigatori, i rapporti con la compagna erano diventati burrascosi e c’erano liti.
I genitori dell’omicida, che si sono messi in viaggio dalla Calabria per raggiungere il Friuli, hanno nominato come avvocato difensore di fiducia Ernesto De Toni, del foro di Padova.
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