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ROMA – Oggi pomeriggio, nel carcere di Cosenza, un detenuto straniero si è tolto la vita, impiccandosi mentre era nella stanza detentiva.
«Nonostante gli interventi posti in essere, anche attraverso i medici del 118, non è stato possibile salvargli la vita. Ricordiamo che ogni anno la polizia penitenziaria salva la vita a oltre mille detenuti che tentano il suicidi», affermano Giovanni Battista Durante, Segretario Generale Aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale.
«Nell’istituto penitenziario di Cosenza, lo scorso 31 maggio, erano presenti 220 detenuti che sono gestiti da un organico della Polizia penitenziaria insufficiente. Infatti, si registra una carenza di organico in tutti i ruoli, di oltre 30 unità di Polizia penitenziaria, posto che a fronte di una previsione di complessive 169 unità, che peraltro non rispecchiano le reali esigenze della struttura, ne risultano assegnate solo 139 unità».
«Su questa problematica il Sappe – afferma in una nota -, nei giorni scorsi, ha interessato la direzione generale del personale del Dipartimento, per evidenziare che l’organico della struttura penitenziaria cosentina è sottodimensionato. È stata chiesta l’adozione di ogni utile iniziativa finalizzata all’adeguamento dell’organico della Polizia penitenziaria della casa circondariale di Cosenza».
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