2 minuti per la lettura
COSENZA – Due aggressioni ad agenti della Polizia Penitenziaria in poche ore in Calabria. La prima è avvenuta nel carcere di Cosenza dove un uomo in custodia con l’accusa di tentato omicidio ha assalito, secondo quanto ricostruito, con un ventilatore un agente della polizia penitenziaria procurandogli la frattura del polso, come accertato in pronto soccorso dove il poliziotto è stato accompagnato subito dopo l’aggressione.
L’agente è stato giudicato guaribile in 30 giorni.
A dare notizia di questa aggressione sono stati il segretario nazionale e il segretario generale aggiunto del Sappe, rispettivamente Damiano Bellucci e Giovanni Battista Durante, che hanno aggiunto come «Nell’istituto penitenziario di Cosenza, lo scorso 31 maggio erano presenti 220 detenuti, gestiti da un organico della Polizia penitenziaria insufficiente. Si registra una carenza di organico, in tutti i ruoli, di oltre 30 unità di Polizia penitenziaria, posto che a fronte di una previsione di complessive 169 unità, comunque non sufficienti, ne risultano assegnate solo 139».
Su «questa problematica – hanno aggiunto – il Sappe, nei giorni scorsi, ha interessato la direzione generale del personale del Dap per evidenziare che l’organico della struttura penitenziaria cosentina è sottodimensionato ed anche rispetto a quello previsto si registrano consistenti carenze» chiedendo «Dipartimento l’adozione di ogni utile iniziativa finalizzata all’adeguamento dell’organico della Polizia penitenziaria della casa circondariale di Cosenza».
Ma la preoccupazione dei due sindacalisti non si limita a Cosenza perché una seconda aggressione ai danni del personale della Polizia penitenziaria è stato registrato questa voltanel carcere di Castrovillari, dove un detenuto straniero, del circuito di media sicurezza – hanno spiegato sempre Giovanni Battista Durante e Damiano Bellucci – ha aggredito, nel pomeriggio, al’’interno del reparto detentivo, un assistente capo della Polizia Penitenziaria, sferrandogli un pugno in faccia e facendolo cadere pesantemente a terra».
Dopo aver espresso «solidarietà e vicinanza al collega che ha subito l’aggressione e che è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso cittadino, che hanno diagnosticato una frattura con 30 giorni di prognosi», Bellucci e Durante hanno chiesto, ancora una volta, «che l’Amministrazione assuma idonee iniziative per fronteggiare le continue aggressioni a danno del personale della polizia penitenziaria che nel primo semestre del 2019 sono state 378 e 502 nel successivo semestre».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA