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COSENZA – Percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Per questo motivo la Guardia di finanza di Montegiordano (Cosenza) ha denunciato 41 persone che percepivano il reddito di cittadinanza con vari escamotage.

L’attività investigativa svolta dalle Fiamme gialle è stata condotta a largo raggio su un territorio di otto Comuni della provincia di Cosenza. Molteplici i casi scoperti dai finanzieri, dal fotografo di professione che pubblicizzava i propri servizi fotografici di matrimoni sui social network, a chi lavorava in campagna in nero dedicandosi alla raccolta di olive.

Significativo, segnalano i militari, il caso di una donna che gestiva un bed and breakfast, pubblicizzando il suo lavoro sui social network e su internet. Più particolari, segnalano ancora le Fiamme gialle, i casi delle “residenze di comodo”, in cui le persone controllate avevano trasferito, in modo fittizio, la loro residenza al fine di evidenziare un nucleo familiare ristretto e così ottenere un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) più basso in modo da diminuire la capacità reddituale del nucleo familiare.

Numerosi ancora i casi in cui i militari hanno individuato percettori indebiti che continuavano silenti a ricevere il sussidio, nonostante l’obbligo di comunicare all’Inps, entro 30 giorni, le variazioni del reddito o del patrimonio nonché le altre informazioni per la revoca o della riduzione del beneficio (come ad esempio l’avvio di una attività lavorativa o comunque la variazione della condizione occupazionale).

I 41, che in alcuni casi arrivavano a percepire anche importi sino a 900 euro mensili, sono stati denunciati alla procura di Castrovillari (Cosenza) per falsità materiale commessa dal privato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Rischiano la pena della reclusione da due a sei anni. Nel contempo, sono state avviate le operazioni di irrogazione delle sanzioni amministrative di revoca/decadenza del beneficio e il recupero dell’indebito, di competenza dell’Inps.

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