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CASSANO IONIO – E’ orrore a Cassano: i corpi carbonizzati di tre persone sono stati trovati stamani all’interno di un’auto in una zona di campagna. E una delle vittime è un bimbo di appena tre anni. La vettura bruciata si trovava in una zona impervia di contrada Fiego di Cassano allo Ionio. Dei tre cadaveri, a causa dell’intenso calore sviluppato dalle fiamme, sono rimasti soltanto gli scheletri.
Si tratta delle tre persone scomparse venerdì proprio da Cassano (LEGGI L’ARTICOLO): un sorvegliato speciale, Giuseppe Iannicelli, di 52 anni, di Cassano allo Jonio, una giovane donna marocchina, Ibtissam Touss, e il nipote dell’uomo, figlio di una delle figlie, Nicola Campolongo di tre anni che gli era stato affidato in quanto la mamma si trova ristretta nella sezione femminile del carcere di Castrovillari.
Uno dei tre cadaveri, quello di Iannicelli, si trovava nel cofano della vettura. Circostanza questa che potrebbe suffragare la tesi secondo cui i tre potrebbero essere stati uccisi in un luogo diverso da quello in cui è avvenuto il ritrovamento dei cadaveri. L’auto distrutta dalle fiamme era posizionata dietro un rudere lungo una strada sterrata e non poteva essere facilmente individuata. Non è al momento possibile risalire al momento della morte dei tre, nè alle cause. Per saperne di più sarà necessario attendere ulteriori accertamenti sui cadaveri che saranno disposti dalla procura della Repubblica di Castrovillari la quale coordina le indagini con il pm Guido Quaranta e il procuratore Franco Giacomantonio. L’auto era fredda, quindi questo fa pensare siano trascorse molte ore dal rogo, ma il freddo della zona di campagna del Cassanese e la pioggia, potrebbero falsare i tempi di calcolo. A trovare il veicolo un cacciatore che ha lanciato l’allarme e che si è accorto del mezzo poichè si muoveva a piedi nella campagna alla ricerca di selvaggina.
L’allarme della scomparsa dei tre è stato dato venerdì da uno dei figli di Giuseppe Iannicelli. La segnalazione è scaturita anche perché Giuseppe Iannicelli è sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con l’obbligo di stare a casa dalle 8 di sera alle 8 di mattina. Il ragazzo, nello stesso pomeriggio di venerdì, ha presentato una formale denuncia di scomparsa dei tre congiunti. Subito dopo la denuncia i militari cassanesi hanno iniziato le ricerche su tutto il territorio di loro competenza allertando anche altre stazioni di carabinieri del circondario e non. Ieri mattina le ricerche dei carabinieri sono proseguite anche con l’ausilio di un elicottero, ma il tutto è risultato vano fino alla scoperta di questa mattina.
Secondo le prime indagini svolte potrebbe essere legato ad una vendetta nell’ambito della criminalità che gestisce lo spaccio della droga l’omicidio di Iannicelli, noto alle forze dell’ordine per reati legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, in passato aveva anche scontato una condanna ad otto anni di reclusione per reati di droga. Dopo essere stato rimesso in libertà era stato sottoposto alla misura che prevedeva l’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 8 del mattino. Lo spaccio della droga appare, inoltre, l’elemento che lega le sorti di molti dei componenti della famiglia Iannicelli. Anche la moglie del sorvegliato speciale, infatti, è in carcere per droga, così come la figlia della coppia. I genitori del bambino di tre anni che è stato ucciso si trovano attualmente reclusi per gli stessi reati, mentre un’altra delle figlie del cinquantaduenne è da qualche tempo agli arresti domiciliari.
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