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ROSSANO (COSENZA) – È rimasto ucciso dopo un inseguimento in auto con i Carabinieri. Il fatto è avvenuto poco dopo la mezzanotte a Rossano, sullo jonio cosentino. I militari, mentre effettuavano un posto di blocco, hanno intimato l’alt ad un fuoristrada che però ha proseguito la sua corsa, speronando il mezzo dei militari. Ne è scaturito quindi un inseguimento, durante il quale sono stati esplosi dei colpi.
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L’uomo a bordo dell’auto è stato colpito mortalmente anche se è stato raggiunto da un solo proiettile. La vittima, un pregiudicato di Castrovillari, Sandrino Greco di 36 anni, dalle prime notizie, aveva rubato un fuoristrada a Mirto Crosia. Inoltre, secondo le indagini, sarebbero stati due i veicoli a forzare il posto di blocco sulla statale 106. Il fuoristrada infatti, era preceduto da un’utilitaria che non si è fermata all’alt, ma che è riuscita a fuggire.
I carabinieri si sono messi all’inseguimento del secondo mezzo che era quello guidato da Greco. Al momento non è stato accertato quante persone vi fossero a bordo, ma secondo le ipotesi degli investigatori in quell’auto ci sarebbero stati i complici di Greco, a fargli da staffetta. La vittima, sposato e con un figlio piccolo, era noto alle forze dell’ordine per reati in materia di droga, furto, ricettazione ed armi e non era invece legato ad ambienti della criminalità organizzata. Intanto la famiglia di Sandro Greco, si è affidata a un legale di fiducia per seguire l’inchiesta. «In ordine a quanto occorso al giovane Sandro Greco nella notte scorsa – è scritto in una nota diramata dalla famiglia – al dolore inconsolabile dei familiari, si aggiungono dubbi e sconforto per le circostanze del fatto che ancora appaiono poco comprensibili ed incerte.
La difesa dei familiari, nella persona dell’avvocato Francesca Straticò del Foro di Castrovillari, dichiara di avere ampia fiducia nella professionalità, serietà e competenza della Procura che procede alle indagini, alla quale con spirito collaborativo, affiancherà il proprio lavoro affinchè si crei una sinergia idonea a fare luce e chiarezza su ciò che è accaduto, nel minor tempo possibile. Con ogni evidenza ma con la cautela doverosa ed opportuna di questa fase – prosegue la nota – l’avvocato Francesca Straticò riserva, ove dovessero emergere responsabilità di taluno in ordine all’esito infausto della vicenda , di adoperarsi per dare ogni forma d’impulso possibile affinchè, alla eventuale emergenza di dette responsabilità, conseguano effetti sanzionatori congruamente commisurabili al dramma patito dalla famiglia».
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