Grave lite tra vicini a Santa Maria del Cedro: due feriti, uno con un orecchio amputato

A Santa Maria del Cedro, una lite tra vicini è degenerata in una aggressione violenta durante la tradizionale festa per il maiale

Santa Maria del Cedro – Una lite tra vicini è degenerata in un’aggressione violenta a Santa Maria del Cedro, nel cosentino, durante una festa tradizionale legata alla preparazione del maiale.

VIOLENTA LITE TRA VICINI

Il grave fatto, avvenuto nella serata di sabato 8 febbraio, ha lasciato due persone gravemente ferite, tra cui un uomo con l’orecchio sinistro amputato e un altro con un profondo taglio alla testa.
Secondo le prime ricostruzioni, la lite è scoppiata quando un giovane vicino ha bussato alla porta dell’abitazione dove si stava svolgendo la festa. Il proprietario, temendo che la situazione potesse degenerare, ha cercato di calmare l’intruso, ma la tensione è esplosa una volta che i protagonisti si sono spostati all’esterno dell’abitazione.

La situazione è precipitata quando il fratello dell’intruso è arrivato sul posto a bordo di una piccola utilitaria. Armato di un machete, ha iniziato a brandire l’arma contro i presenti, ferendo gravemente due persone.

UN COLPO HA TRANCIATO L’ORECCHIO DI UNO DEGLI OSPITI

Un colpo ha tranciato l’orecchio sinistro di uno degli ospiti, mentre un altro fendente ha causato un’ampia ferita alla testa di un secondo uomo. Gli altri ospiti della festa sono riusciti a intervenire, disarmando l’aggressore e bloccando gli altri protagonisti della lite. Sul posto sono arrivati i carabinieri della locale stazione, seguiti dai rinforzi della compagnia di Scalea. Le indagini, coordinate dalla procura di Paola, sono ancora in corso per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti, che potrebbero configurare l’ipotesi di tentato omicidio.

I DUE FERITI TRASPORTATI IN OSPEDALE

I due feriti sono stati trasportati in ospedale. Per uno di loro, purtroppo, non è stato possibile salvare l’orecchio sinistro, tranciato dal colpo di machete. L’altro ferito ha riportato un’ampia ferita alla regione temporale, che ha richiesto almeno dieci punti di sutura.