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Arriva dal prefetto di Cosenza la nomina di una commissione di indagine che verificherà l’eventuale presenza di infiltrazioni mafiose al Comune di Altomonte. Il sindaco: “Sorpreso ma fiducioso”
ALTOMONTE – La Commissione d’accesso arriva al Comune di Altomonte in provincia di Cosenza. Si è insediata mercoledì scorso, 29 gennaio. Nominata dal prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano e istituita in base all’articolo 143 del d.lgs. 267/2000 (Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali) per accertare collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso o similare degli amministratori oppure forme di condizionamento degli stessi, tali da determinare un’alterazione del procedimento di formazione della volontà degli organi elettivi e amministrativi e da compromettere il buon andamento o l’imparzialità dell’amministrazione, nonché il regolare funzionamento dei servizi a essa affidati, ovvero che siano tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica.
Il prefetto ha nominato la commissione composta di tre funzionari della pubblica amministrazione (nello specifico: un viceprefetto; un vicequestore e un carabiniere), attraverso la quale eserciterà i poteri di accesso e di accertamento di cui è titolare per delega del ministro dell’interno.
Entro tre mesi dalla data di accesso la commissione terminerà gli accertamenti e consegnerà al prefetto le proprie conclusioni per le determinazioni del caso. Va precisato che il termine di tre mesi per l’effettuazione degli accertamenti è rinnovabile una sola volta per un altro periodo massimo di altri tre mesi.
«Stupore e sorpresa, un fulmine a ciel sereno, ma anche rispetto e fiducia per il lavoro della Commissione d’indagine nominata dal prefetto di Cosenza». Sono le parole espresse dal sindaco di Altomonte, Gianpietro Carlo Coppola, che ha diramato una nota stampa nel pomeriggio di ieri.
Il primo cittadino ha poi aggiunto: «Grande serenità per il lavoro svolto in questi anni».
Lo stesso sindaco ha divulgato subito la notizia «onde fugare dubbi e non far circolare notizie inesatte – ha scritto – su quanto avviene in queste ore e sull’operato delle mie amministrazioni o della macchina comunale nel suo insieme. D’altronde – ha aggiunto Coppola – qualora dovessero essere acclarati fatti non conformi, ognuno ne risponderà pienamente e personalmente davanti alle autorità competenti, alla comunità altomontese e alla Calabria intera».
Un’affermazione, quest’ultima, che mostra il senso di responsabilità e di giusta preoccupazione, ma anche di serenità e di garanzia per gli interessi collettivi.
In sintesi il primo cittadino ha voluto far conoscere di non essere assolutamente impensierito e che qualsiasi controllo sulla legittimità e correttezza degli atti troverà la massima collaborazione in ogni componente politica, gestionale e tecnica dell’Ente che non subirà alcun intralcio nel suo ordinario funzionamento.
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