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Sulla scia del Fantacalcio e del più recente Fantasanremo, per le elezioni comunali nasce il Fantavotazioni da un’idea di un gruppo di ragazzi di Rocca Imperiale


COME il Fantacalcio. Meglio, come il Fantasanremo. È il Fantavotazioni Rocca Imperiale, il gioco lanciato da un gruppo di ragazzi, insieme alla campagna elettorale per le amministrative del comune jonico.
Elezioni che qui sono sempre molto sentite – tanto più quest’anno che si ripropone la sfida tra l’uscente Giuseppe Ranù e Ferdinando Di Leo, cugini, avversari già per due volte ed entrambi sindaci per due mandati – e chissà che il Fantavotazioni non aiuti ad allentare la tensione.

Come funziona? Ogni concorrente crea la sua squadra composta da 7 elementi: uno dei due candidati a sindaco e poi sei aspiranti consiglieri, scelti tra le due liste in lizza. A qualche ora dalla chiusura delle iscrizioni ieri, le squadre erano già cinquanta.
La sfida, intanto, è iniziata: tra social, comizi e pure bar è già caccia ai punti. Tutto quello che avrà a che fare con la campagna elettorale contribuirà, infatti, a fare punteggio, dai post social agli interventi nei comizi, dalle dichiarazioni agli incontri nelle sezioni.

Gli organizzatori hanno stilato un dettagliato elenco di ‘bonus’ e ‘malus’. Si guadagneranno punti extra, ad esempio, pronunciando parole in latino, indossando la giacca, ricorrendo al dialetto, nominando somme superiori al milione o al mezzo milione di euro, portando fiori sul palco o un ospite esterno. Ovviamente ci sono anche punti extra per il candidato che sarà eletto sindaco (100 punti), per quelli che saranno eletti consiglieri in maggioranza (50) e minoranza (25).

Occhio però ai malus, che portano via punti. È il caso del candidato che sbaglia un congiuntivo, che si fa scappare una parolaccia o che legge durante il comizio. O ancora, se si minaccia di denunce l’avversario, se si insulta e anche se si inciampa. C’è poi anche la possibilità di ottenere superbonus, con l’aiuto in questo caso dei candidati che staranno al gioco, un po’ come avviene ormai a Sanremo.

Superbonus quindi se un candidato lascia un caffè pagato per qualcuno dell’altra lista o se un aspirante sindaco prende un caffè con i ragazzi di Fantavotazioni.
«L’obiettivo – spiegano gli organizzatori – è quello di avvicinare tutti i giovani alla politica, divertendosi». E al momento anche i candidati sembrano gradire: i primi caffè tra avversari sono stati già offerti.

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