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COSENZA – Il centro storico continua a crollare. Martedì scorso a cedere sono state, infatti, diverse parti di un palazzo sito in via del Seggio, tra la Giostra Vecchia e la chiesa di san Francesco d’Assisi. L’immobile, fortunatamente disabitato, si trova da tempo in completo stato di abbandono; non è, d’altronde, la prima volta che un episodio di questo tipo lo riguarda: già nelle settimane e nei mesi addietro si erano verificati episodi analoghi.
A ogni modo, dopo l’immediato intervento sul posto dei Vigili del fuoco e della Polizia Municipale, l’intera area è stata transennata. Nel vicolo dove sorge l’edificio, il cui cedimento non ha causato danni gravi a persone o cose, abita tuttavia una famiglia, la stessa che, insieme ad altri residenti della zona, ha subito lanciato l’allarme.
«Ormai non c’è da stupirsi – commenta a caldo il Comitato Piazza Piccola – Il palazzo che martedì ha in parte ceduto versa in questa situazione da tempo». Dunque parole amare, quasi rassegnate, quelle del gruppo che, da anni, si batte per la valorizzazione, il recupero e la riqualificazione di un luogo che, tuttavia, risulta sempre più degradato.
In ordine di tempo, il crollo che ha coinvolto la struttura di via del Seggio è subito successivo a quello riguardante il palazzo di via Giuseppe Campagna numero 18, sempre all’interno della città vecchia e su cui – come questo giornale ha già avuto modo di spiegare approfonditamente (e fa anche oggi) – pende il provvedimento del sindaco Franz Caruso che ordina, parimenti a quanto prevedeva pure un’ordinanza de 2017 di Mario Occhiuto, ai privati proprietari di avviare e terminare i lavori di messa in sicurezza/demolizione sul relativo edificio.
Mentre l’atmosfera che si respira nel centro storico non appare, pertanto, del tutto serena, c’è comunque chi non demorde, perché crede che ancora qualcosa per l’antica Consentia si possa fare. Anche stimolando il dialogo e la riflessione. Motivo per cui è in programma la seconda edizione della “Scuola di formazione permanente”, sul tema dei futuri urbani, delle visioni, delle azioni e delle politiche per la transizione delle città.
Dal 18 al 22 luglio, per l’appunto nel centro storico bruzio, si prepara quindi ad andare in scena questa innovativa scuola estiva, promossa dal dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, dal Liaison Office sempre dell’Unical, dal Centro Interuniversitario di ricerca “Ecologia Politica Società” dell’Università degli studi di Pisa e, ancora, dalle molteplici associazioni cosentine (dal Comitato Piazza Piccola, passando per Gaia, fino a Fem.In.).
Per una settimana studenti, dottorandi e cittadini (necessaria l’iscrizione entro il 19 giugno) potranno, insomma, assistere alle lezioni di sociologi, urbanisti e altri studiosi; lezioni vertenti sugli aspetti sociali, economici e ambientali della politica e dell’ecologia urbana, partendo dalle sfide esistenti.
«L’approccio sarà di tipo multimetodologico – spiegano gli organizzatori del progetto – Alle lezioni della mattina, di taglio più teorico, seguiranno dibattiti e laboratori pomeridiani per favorire l’interazione tra i partecipanti e le realtà associative che operano stabilmente nella città di Cosenza».
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