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L'edizione 2019 della Fiera di San Giuseppe a Cosenza

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COSENZA – La Fiera di San Giuseppe a Cosenza manca dal 2019. Una tradizione ultra centenaria – la prima edizione risale al 1234, era dedicata alla Maddalena e la sua istituzione è legata a Federico II – interrotta dalla pandemia. Il 2022 potrebbe essere l’anno buono per il suo ritorno? Forse.

L’intenzione dell’amministrazione c’è, la speranza è quella che possa anche rappresentare un momento di ripartenza.

Da Palazzo dei Bruzi sulla questione appaiono molto cauti. I sindacati e le associazioni degli ambulanti spingono, per dare una boccata di ossigeno a una categoria provata dalle restrizioni imposte dal Covid, ma la fattibilità dell’evento al momento è ancora in discussione. Il nodo sarà sciolto nelle prossime ore.

LE INCOGNITE

Il virus è ancora qui con noi, tanto per iniziare, e rappresenta la maggiore incognita. Si sta andando verso un allentamento delle restrizioni, ma non è semplice ancora fare previsioni per il mese di marzo (mai troppo clemente negli ultimi due anni segnati dalla pandemia) e bisognerà calibrare bene le misure da adottare per consentire che un evento di grande richiamo come la Fiera si svolga in sicurezza.

C’è la questione della “location”. Viale Mancini poteva avere tra i suoi punti di forza proprio gli spazi ampi, ma attualmente è in buona parte ancora cantiere. È necessario un approfondimento: un’ipotesi è quella di dislocare gli stand tra via Sertorio Quattromani, i Rivocati, i 2 Fiumi, parte di viale Mancini. Forti dubbi invece restano sul fatto che il lungo Crati possa superare il vaglio del Comitato ordine e sicurezza.

E poi i tempi. La Fiera dovrebbe iniziare tra poco più di un mese e al momento l’organizzazione non è partita. Un po’ tardi, se si considera che in passato la macchina si metteva in moto già a dicembre. Se aggiungiamo poi la mancanza di personale di cui soffre Palazzo dei Bruzi – in servizio restano poco più di 300 dipendenti e nel corso dell’anno almeno 60 andranno in pensione – il quadro (delle difficoltà) è completo.

I SINDACATI

Le organizzazioni che rappresentano gli ambulanti, intanto, incrociano le dita. All’amministrazione – qualche giorno fa hanno incontrato gli assessori Battaglia e De Cicco – hanno garantito il proprio impegno nel far rispettare le norme di sicurezza anti Covid, ma hanno chiesto una riduzione dei costi a carico dei commercianti, stremati da due di pandemia, restrizioni e crisi economica.

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