X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

Sono 14 le basi elisoccorso che saranno modernizzate per il volo notturno in Calabria. Tra ritardi e procedure finite nel vuoto, i tempi restano piuttosto lunghi


COSENZA – Ci sono voluti due mesi per approvare il progetto esecutivo delle nuove basi elisoccorso predisposte per il volo notturno in Calabria. L’ultimo aggiornamento risale al venti agosto di quest’anno. Quando l’Asp di Cosenza, delegata da Azienda zero, ha verbalizzato la verifica del progetto sulla rete di elisuperfici. La delibera di approvazione, però, è arrivata soltanto il 22 di ottobre scorso.

Il progetto aveva già incontrato parecchi ritardi: il primo bando fu presentato un anno fa esatto e finì nel vuoto. Nessuna azienda partecipò alla chiamata. A novembre 2023 l’avvio di una seconda procedura, poi affidata alla coop bolognese consorzio Innova. Quattordici le basi definitivamente considerate. Catanzaro hub (Pugliese), Reggio Calabria hub (Gom), ospedali di Praia a mare, Rossano, Paola, Lamezia (Ferrandazzo), Cosenza (Annunziata), base hems di Cosenza (Cannuzze), ospedali di Cetraro e Castrovillari, università di Germaneto, Serra San Bruno, base hems di Cirò Marina e Soveria Mannelli.

I NON IDONEI

Volutamente “fuori” dalla procedura Locri e Polistena, secondo la relazione preliminare dell’architetto Giuseppe Ferrari le due piste «sono già autorizzate dall’Enac per l’attività notturna e quindi non verranno più considerate». Diverso destino per Vibo Valentia, Crotone e Corigliano, inizialmente previste nel progetto. A Vibo, dove la valutazione sulla piazzola è stata fatta «da remoto» e non in loco, la questione è stata giudicata non idonea «in quanto l’orografia del terreno e la presenza massiccia di elettrodotti ed antenne di telefonia non appaiono consentire il volo notturno». L’alternativa al momento è usare la base del Nucleo elicotteristico dei carabinieri a pochi passi dall’ospedale.

Anche Crotone è giudicata non idonea. Le due aree individuate, il parcheggio dello stadio e nella zona porto, «non presentano le caratteristiche minime sufficienti in termini di ostacoli». Infine, Corigliano dove l’area vicino l’ospedale non è stata valutata idonea «a causa dei numerosi ostacoli inamovibili presenti», mentre quella nelle vicinanze del campo sportivo «presenta caratteristiche potenzialmente idonee» ma se ne potrà parlare soltanto più in là.

LE OPERAZIONI

La maggior parte delle operazioni sulle basi riguardano il livellamento dei terreni e la rimozione di ostacoli più o meno complessi: da illuminazione pubblica in prossimità a vegetazione circostante. I tempi, invece, sembrano essere piuttosto lunghi nonostante i ritardi, anche burocratici, accumulati nell’arco di un anno. In mezzo ci sono tutti quei comuni che nel corso del tempo hanno avanzato richiesta di base elisoccorso. Su questo l’Asp di Cosenza aveva avviato una valutazione (la maggior parte delle amministrazioni aveva chiesto di adibire il campo sportivo), ma anche qui la situazione sembra sostanzialmente archiviata a data da destinarsi.

L’appalto è stato aggiudicato con un ribasso dell’1,75% per circa un milione 569mila euro. Ma complessivamente tra lavori, oneri, Iva e progettazione esecutiva (solo questa costa 82mila euro circa), si arriva a due milioni 637mila euro. L’altro aspetto è quello del nuovo affidamento del servizio di elisoccorso. L’accordo con le tre aziende attualmente in servizio è scaduto nel 2017 e non c’è segnale di nuova gara. Nel 2021 la Regione nominò il responsabile del procedimento, poi più nulla.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE