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COSENZA – Per quanto riguarda l’acqua le attenzioni della politica si stanno concentrando tutte sul rischio di perdere i finanziamenti del Pnrr per ammodernare le reti idriche cosentine.

Giusto ieri abbiamo scritto che secondo alcune stime servirebbero qualcosa come 2 miliardi di euro per ottimizzare il servizio. Da qui le grandi tensioni legate alla perdita, avvenuta a marzo scorso, dei 104 milioni del bando React Eu. La Calabria è stata l’unica regione del Sud a non essere riuscita ad ottenere finanziamenti e la vicenda ha fatto litigare il presidente Occhiuto con il Pd.

Quello che nessuno dice è che ci sono dei fondi, come accade spesso in Calabria, già pronti e disponibili ma che rimangono nei cassetti.

Ci riferiamo al progetto Abatemarco che riguardava una serie di comuni serviti dall’acquedotto omonimo. Il progetto venne presentato nel 2018 alla Cittadella regionale dall’allora assessore alle Infrastrutture, Roberto Musmanno.

L’assessore nell’occasione parlò di «realizzazione di un progetto a sistema unico che prevede – ha spiegato – da un lato lavori infrastrutturali per 10 milioni di euro sulla condotta adduttrice e per quasi 13 milioni di euro sulle reti comunali dei 25 Comuni serviti dall’acquedotto, dall’altro alcuni importanti innovazioni nelle gestione amministrativa del servizio idrico».

Nello specifico, i lavori infrastrutturali consentiranno di ridurre le perdite idriche sulle reti dei Comuni.  Da un punto di vista amministrativo si prevede il censimento delle utenze, l’installazione di nuovi contatori e la fatturazione bimestrale e riscossione di crediti con il supporto di Sorical al fine di ridurre gli allacci abusivi e la morosità che pone la Calabria maglia nera rispetto alle altre regioni. Previsti inoltre altri interventi per l’ingegnerizzazione delle reti idriche già avviati per Cosenza e che saranno estesi ai rimanenti Comuni serviti dall’Abatemarco.

In particolare si prevedevano una serie di investimenti per le città capoluogo per ridurre le perdite idriche per oltre 30 milioni a valere sui fondi Por 2014/2020. In questo caso su Cosenza e Reggio i lavori sono quasi ultimati, Catanzaro e Vibo sono in corso mentre a Crotone non sono nemmeno partiti. Ma poi erano previsti altri interventi per i comuni. In particolare l’avvio della progettazione per i servizi di ingegnerizzazione delle reti idriche per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti e fino a coprire il 50% della popolazione calabrese, per 64.053.000,00. Tutti quattrini derivanti dal Patto per la Calabria. In totale stiamo parlando di quasi 100 milioni di euro.

I lavori sono partiti sotto la cabina di regia della Sorical, fino all’avvento di Jole Santelli che ha deciso di avocare alla Regione il coordinamento di questa operazione. Da allora si sono perse le tracce di questi soldi che però sono da qualche parte, già disponibili, nei cassetti della Regione.

Appare quindi quasi paradossale tutto questo gridare intorno alla perdita dei famosi 104 milioni del React Eu mentre ci sono quasi 100 milioni dedicati a ridurre le perdite delle nostre reti idriche che però non si riescono a mettere a terra.

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