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Le cabine degli impianti di risalita di Lorica

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COSENZA – «Il 30 giugno è scaduta la gestione provvisoria degli impianti sciistici di Lorica affidata a Ferrovie della Calabria Srl e all’Arsac con cui il Comune di Casali del Manco ha stipulato apposite convenzioni. In vista di questa scadenza avevo inviato un’interrogazione a risposta scritta al presidente Jole Santelli per capire quali provvedimenti intendesse adottare in merito al rilancio degli impianti e, in maniera più complessiva, in riferimento allo sviluppo dell’intero Altopiano della Sila. Dalla risposta pervenuta nei giorni scorsi emerge con chiarezza che non c’è alcuna strategia da parte della Regione finalizzata a risolvere il problema».

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Pd Carlo Guccione. «C’è un evidente rimpallo di responsabilità – aggiunge Guccione – visto che, ad esempio, il Dipartimento Infrastrutture-lavori pubblici-mobilità specifica che “competente a dar seguito alle richieste formulate è il Dipartimento Turismo e Spettacolo: lo stesso, in ragione degli interventi ricadenti sul comprensorio silano alla cui realizzazione è preposto e in aderenza alla DGR n. 581 del 29-11-2019 recante ‘Finanziamento per la gestione degli impianti sciistici (…) nella stagione 2019-2020’, potrà esaustivamente riferire in ordine alle determinazioni da assumere, alle opportune azioni da intraprendere e ai provvedimenti normativi da adottare».

«La stessa cosa – dice ancora Guccione – accade per il Dipartimento Turismo e spettacolo che dopo aver fatto un excursus della storia degli impianti ricadenti nel comprensorio sciistico di Lorica afferma: “I quesiti posti, squisitamente tecnici e relativi ad interventi sugli impianti (tra cui la manutenzione periodica e straordinaria, e quelli relativi a piani di investimenti pluriennali di ammodernamento e potenziamento), sebbene a sostegno di una struttura sciistica a supporto del turismo, sono attinenti a interventi infrastrutturali e materiali compatibili con le attività di altri Dipartimenti regionali”».

«Oggi più che mai, anche alla luce della risposta fornita alla mia interrogazione – sostiene ancora il consigliere Guccione – è necessario accelerare le procedure e pensare a un’idea progettuale che dia una soluzione stabile e consolidata per il futuro degli impianti a fune di Lorica. Ecco perché la Regione, così come ho scritto all’interno dell’interrogazione, dovrebbe avviare una rapida ricognizione tecnico-economica per poi assumere, con una specifica legge regionale, i criteri di affidamento, le modalità di compensazione ed i criteri di efficienza gestionale minima. Ma di tutto ciò non c’è alcun accenno nella risposta della Regione Calabria».

Nella risposa del Dipartimento Turismo e Spettacolo, «dopo una ricostruzione precisa e dettagliata del Pisl “Sila Hamata in Sila Amena” e l’aver specificato che la gestione transitoria degli impianti risulta essere stata affidata fino al 30 giugno 2020, non si fa alcun riferimento al futuro degli impianti di risalita – afferma Carlo Guccione – e alle procedure per rilanciare l’economia del settore e incrementare il turismo invernale nel cuore della Sila».

«Dobbiamo oggettivamente riconoscere che non sono impianti sostenibili da parte dei privati ma necessitano di un sostegno finanziario pubblico e di un gestore definitivo. Servirebbe una specifica legge regionale – conclude Guccione – Si potrebbe partire da qui: l’affidamento in house, ovvero a soggetto pubblico costituito per valorizzare ed efficientare il know how gestionale accumulato degli impianti di Lorica, Camigliatello, ecc.; la definizione per ciascun impianto di rigorosi parametri di costi standard sulla base dei quali riconoscere le eventuali compensazioni al netto dei ricavi di esercizio e commerciali; l’introduzione di meccanismi di premialità in caso di performance positive; l’iscrizione in bilancio regionale a valere sul comparto turistico/industriale sia delle risorse necessarie per il sostegno dell’esercizio che per le attività di periodica e straordinaria manutenzione secondo un piano previsionale specifico per le caratteristiche di ciascun impianto; un piano di investimenti pluriennale di ammodernamento e di potenziamento del comprensorio sciistico».

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