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La dinamica dei fatti che hanno portato alla morte di Mirabelli al vaglio degli esperti: nominati i periti per gli accertamenti. L’esame il 20 settembre. Si dovrà chiarire chi era alla guida
COSENZA – Le indagini per accertare le cause della morte di Ilaria Mirabelli, 38 anni, deceduta per motivi da chiarire lungo la Statale per Lorica, entrano nella fase più delicata e cruciale. Ieri mattina, infatti, è avvenuto il conferimento degli incarichi, da parte dell’Ufficio di Procura, ai periti di parte che parteciperanno agli accertamenti tecnici non ripetibili volti ad accertare l’esatta dinamica della vicenda. Per la morte della ragazza – lo ricordiamo – il 44enne Mario Molinari, che quel 25 di agosto si trovava insieme a lei in auto, è indagato per il reato di omicidio stradale, in conseguenza della denuncia formalizzata dalla famiglia Mirabelli che non ha mai creduto alla versione dell’incidente automobilistico “autonomo” trapelata fin dalle prime ore.
MORTE DI ILARIA MIRABELLI: I PERITI NOMINATI E L’ESAME, IRRIPETIBILE, FISSATO PER IL 20 SETTEMBRE
La Procura ha nominato il proprio consulente, l’ingegnere Fausto Carelli Basile, per l’ispezione della vettura, la Volkswagen Up intestata al padre di Molinari a bordo della quale i due viaggiavano dopo il pranzo in Sila; la famiglia Mirabelli ha, invece, conferito l’incarico all’ingegnere Fabrizio Coscarelli, esperto in infortunistica stradale che – come riportato sull’edizione di ieri del Quotidiano – aveva già effettuato un primo sopralluogo a Lorica, mentre la famiglia dell’indagato si è affidata alla consulenza dell’ingegnere Angelo Costa.
L’esame irripetibile si svolgerà il prossimo 20 settembre, in contraddittorio tra tutti i tecnici, sarà aperto anche alla partecipazione dei medici legali e si concentrerà soprattutto su due questioni fondamentali: ricostruire la dinamica del presunto incidente e – aspetto dirimente – stabilire chi fosse alla guida dell’automobile che, quel giorno, all’altezza di Aprigliano, ha invertito il senso di marcia per tornare in direzione Lorica e che poi, senza frenare e per motivi che allo stato non si conoscono, è uscita di strada.
L’accertamento potrebbe anche essere esteso alla verifica dello stato dei luoghi. Molinari ha sempre negato di trovarsi al volante dell’autovettura ed ha sempre dichiarato che a guidare fosse Ilaria. Sarà importante, pertanto, comparare successivamente le tre lesioni rilevate sul corpo della giovane donna in sede di esame medico-legale con ciascuna delle due ipotesi – Ilaria conducente/Ilaria passeggero – per riscontrare l’effettiva compatibilità delle stesse con la dinamica dell’incidente.
Un dato che, una volta appurato, potrebbe cambiare le sorti dell’inchiesta, coordinata dai pubblici ministeri Donatella Donato e Mariangela Farro.
LE DICHIARAZIONI DEL PADRE DI MOLINARI
Ieri, durante la trasmissione “La Vita in Diretta”, il padre di Molinari è intervenuto a difesa del figlio: «Mario mi ha detto che lui non guidava, che era andato a divertirsi con la ragazza. Avevano bevuto entrambi, lei ha perso il controllo dell’auto che si è ribaltata più volte. Oggi lui piange e ripete di continuo “potevo morire io”».
E ancora, alla domanda della giornalista sul perché abbia avvisato i familiari di Ilaria solo alle 18: «C’è da comprendere che era sotto shock. Siamo vicini alla famiglia, capiamo il loro dolore. Ma volevo dire che anche noi stiamo vivendo un lutto».
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