Il comando provinciale di Cosenza dei Carabinieri
3 minuti per la letturaCOSENZA – Blitz antidroga messo a segno in mattinata dai carabinieri, con il coordinamento della Procura di Cosenza guidata dal procuratore Mario Spagnolo, in provincia di Cosenza e nei comuni di Sassuolo, Frascati e Vibo Valentia.
L’operazione, denominata “Crutch”, ha consentito ai militari dell’Arma di smantellare alcune rilevanti piazze di spaccio organizzate in provincia di Cosenza e non solo ed ha portato all’esecuzione di 13 ordinanze di misure cautelari nei confronti di altrettante persone: 12 sono state arrestate – 4 ai domiciliari – mentre ad una tredicesima è stato imposto il divieto di dimora a Cosenza e Rogliano.
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Complessivamente nell’intervento sono stati coinvolti centocinquanta militari appartenenti al Comando provinciale di Cosenza e supportati dai militari del 14° battaglione carabinieri “Calabria”, dello Squadrone eliportato “Cacciatori di Calabria” e del Nucleo cinofili di Vibo Valentia.
Secondo l’accusa le persone coinvolte nell’operazione sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, rapina aggravata, lesioni personali aggravate, ricettazione, favoreggiamento personale, porto illegale di armi e di oggetti atti ad offendere e violazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno.
Nell’ambito dello stesso contesto operativo, i carabinieri stanno effettuando 11 perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti indagati.
Le indagini che hanno portato alle 13 ordinanze cautelari sono iniziate dopo il ricovero in ospedale di un 24enne colpito da malore per una dose di eroina tagliata male. Il giovane, dopo il malore, convinto dai genitori, ha raccontato quanto sapeva ai militari.
Dalle indagini è emerso che i componenti del gruppo, di Rogliano e dei Comuni limitrofi, avevano trasformato la piazza principale e una porzione della villa comunale del paese in un vero e proprio market dello stupefacente.
Il prezzo variava a seconda della tipologia di droga posta in vendita, dai 5 euro per una “storia” di marijuana ai 150 per una “scaglia” di cocaina, passando per i 70 per una “botta” di eroina e i 100 per una “panetta” di hascisc, termini questi usati dagli spacciatori.
Concordato l’appuntamento con un messaggio sulle app di messaggistica, lo scambio avveniva tra le persone sedute ad un bar del centro storico. Se l’avventore non poteva muoversi da casa, gli spacciatori provvedevano anche a consegne a domicilio. Tra i consumatori vi erano anche alcuni minorenni. Uno di loro, in difficoltà economiche, è anche stato preso di mira perché in ritardo con i pagamenti.
«Se vuoi fare il grande devi fare il corretto e l’onesto che ti conviene …» è la frase, intercettata, detta da uno spacciatore al ragazzo mentre lo schiaffeggia e lo deride. «I 350 che avanzavi li paghi pure e altri 150 me li piglio per il fastidio» aggiunge.
E quando le sorelle del minorenne hanno cercato di difenderlo, lo spacciatore ha minacciato il ragazzo dicendogli «le sorelle tue non devono ragionare in questa maniera, devono fare le serie, non mettessero di mezzo i carabinieri perché se no ..».
Visto che i soldi non arrivavano, lo spacciatore è passato a minacciare il padre del minore: «attento che hai tre belle figlie, so dove abiti e che macchina hai». Per timore di ritorsioni, la sera stessa l’uomo ha pagato.
In un altro caso, componenti la banda hanno sequestrato un 40enne «reo» di non aver saldato il debito contratto dal figlio della compagna. La vittima è stata attirata con l’inganno in un parcheggio, aggredita e poi minacciata con un coltello e costretta a salire sulla sua auto ed a recarsi nel proprio appartamento. Quindi l’uomo ha dovuto consegnare 1.250 euro in contanti, monili in oro, due cellulari e persino l’auto. Nonostante le lesioni, la vittima si è rivolta ad una vicina ed ha avvertito i carabinieri che la sera stessa hanno rintracciato uno degli aggressori mentre tornava a casa con ancora addosso i cellulari e la chiave dell’auto della vittima.
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