Mastro Peppe, l'apprezzato sarto stroncato dal Covid
2 minuti per la letturaBISIGNANO – Comunità in lutto per Giuseppe Iaquinta, l’ultimo sarto artigiano, la cui arte creativa specie per i capi maschili, ha richiamato autorevoli personalità nella sua bottega per vestirli su misura. Per lui tagliare un abito, imbastirlo, era come pennellare un capo d’abbigliamento di pregevole fattura, consigliava sul tessuto, sulle tinte. Con ago e filo e la forbice era veramente un grandissimo nel suo mestiere.
È morto proprio ieri, purtroppo, a causa dell’epidemia del secolo e cioè da Covid-19. Scampato alle prime ondate, questo virus micidiale ha sfiancato infine il suo fisico asciutto che rispondeva a ogni sollecitudine.
Difatti, ogni giorno e da parecchi anni, non mancava mai di fare la corsetta sulla Collina Castello. Il coronavirus l’ha stroncato, dopo essere risultato positivo e circoscritto in quarantena nella propria abitazione, ricoverato all’ospedale di Cosenza per aggravamento, quel fisico così forte non ha retto e si è arreso. Noi tutti pensavamo che sarebbe arrivato a superare i 100 anni.
Era della classe di ferro 1933. E così se ne va un pioniere ed un artista del mondo del design della moda, un pezzo di storia di questa città che si sta impoverendo sempre più. Ha iniziato da piccolissimo ad andare al mastro cusituru, poi si è specializzato a Cosenza ed è partito per Torino, dove ha aperto e mantenuto per molti anni una bottega con vari apprendisti.
Il suo prodotto era un capo esclusivo, conosceva molto bene la macchina da cucire, disegnare con il gessetto i tagli la sua arte che gli permetteva di consegnare al committente un abito che solo un cambio di taglia avrebbe fatto mettere da parte dall’armadio. Spesso anche in queste sfumature riusciva a trovare delle valide soluzioni. Ritornato da Torino nella sua Bisignano, nel 2013 a Cerchiara di Calabria è stato insignito con l’oscar dall’associazione “La Città del Crati” e dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Carlomagno.
In quell’occasione, rimane ancora impresso il suo simpatico intervento nel ringraziare per l’alto merito che stava ricevendo per le sue capacità. Se ne va un operaio artistico e un maestro, se ne va un grande della sartoria che nonostante l’età avanzata continuava a realizzare capi eleganti per gli amici ai quali non sapeva dire di no. Una persona socievole, bastava andare nella sua bottega per trasmetterti la sua esperienza e la gioia di vita.
Mancheranno tantissimo i colloqui interminabili «imbastiti ad arte», così come il passeggiare assieme pur senza riuscire a tenere il suo passo allegro e veloce. Mastro Peppe rimarrà sempre nella storia di questa città per il suo modo di essere cordiale e gentile, professionista serio e discreto. La notizia ha scosso l’intera popolazione affranta dal dolore.
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