Domenico Fiordalisi
3 minuti per la letturaIl plenum del Csm ha ratificato la proposta della quarta commissione nominando il magistrato calabrese Domenico Fiordalisi nuovo procuratore capo di Paola
PAOLA – Domenico Fiordalisi è il nuovo procuratore di Paola. Ieri sera, il Plenum del Csm ha ratificato la proposta unanime che la Quinta commissione aveva formulato ai primi di ottobre. Succede a Pierpaolo Bruni. Per il magistrato calabrese, si tratta di un ritorno, anzi del secondo ritorno, presso l’ufficio inquirente paolano e dell’intera fascia tirrenica cosentina, che va da Tortora fino a Campora San Giovanni, includendo anche diversi comuni dell’entroterra, come Aieta, Verbicaro, Lago e Cleto per citarne alcuni. Fiordalisi, infatti, che è in magistratura dal 1986, ha già prestato servizio alla procura di Paola, dal 1987 al 1993 e dal 2004 al 2008, sempre nella veste di sostituto. Ora, ritorna da procuratore capo.
«È una circoscrizione dove ho lavorato già molti anni e nella quale conosco bene le situazioni che presentano le maggiori criticità» ci ha detto il magistrato subito dopo l’ufficialità della sua nomina. «La costa tirrenica cosentina – ha aggiunto il neo procuratore, anticipandoci uno dei punti cardini della sua attività a Paola – ha urgente necessità di un’azione incisiva e articolata della Procura della Repubblica per la tutela del mare dall’inquinamento che incide negativamente sulla salute umana e soprattutto sullo sviluppo economico e turistico del territorio. Si tratta di riorganizzare subito un lavoro di squadra con i numerosi strumenti che la legge offre».
Domenico Fiordalisi è stato pure pubblico ministero a Cosenza e nel corso del suo lavoro nelle procure ordinarie calabresi è stato applicato diverse volte alla Dda di Catanzaro, contribuendo all’arresto di alcuni potenti boss delle cosche attive sul Tirreno cosentino, da Cetraro ad Amantea. Ha sgominato, coordinando l’operazione Nepetia, attuata nel 2007, i due principali clan di Amantea e dintorni.
CON LA PROCURA DI PAOLA GIUNGE PER FIORDALISI IL QUARTO INCARICO DIRETTIVO
Quello conferitogli per Fiordalisi, che si appresta a lasciare la Corte di Cassazione dov’è attualmente in servizio, è il quarto incarico direttivo, essendo già stato procuratore in Sardegna, sia a Lanusei (sede dove è stato rinnovato procuratore al termine dei quattro anni previsti) che a Tempio Pausania. Da oltre 7 anni, è consigliere della prima sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, sezione che si occupa degli omicidi volontari e dei reati di mafia, di camorra e di ‘ndrangheta. L’insediamento alla guida della procura di Paola, avverrà molto probabilmente all’inizio del nuovo anno, subito dopo le feste natalizie.
Chiusa la pratica per l’ufficio inquirente paolano, ora il Consiglio Superiore della Magistratura dovrà dedicarsi alle altre tre procure calabresi che da mesi, attendono l’arrivo del nuovo capo. Si tratta della Dda di Catanzaro e delle due procure di Cosenza e Crotone. Per la Dda catanzarese la Quinta commissione di Palazzo dei Marescialli ha designato, Salvatore Curcio, oggi procuratore di Lamezia. Per la procura di Crotone indicato (come per Catanzaro, unica proposta) Domenico Guarascio, attuale pm all’antimafia catanzarese. Corsa a due, invece, per la Procura di Cosenza. La Quinta commissione ha avanzato due proposte, una a favore del magistrato Vincenzo Capomolla, procuratore facente funzione a Catanzaro e l’altra a favore del sostituto procuratore generale di Reggio Calabria Vincenzo Luberto.
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