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L’ex prefetto di Cosenza Paola Galeone condannata dal tribunale della città brutia per istigazione alla corruzione per una presunta tangente di 700 euro
COSENZA – L’ex prefetto di Cosenza, Paola Galeone, è stata condannata a tre anni di carcere e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il reato di istigazione alla corruzione. Lo ha deciso, in tarda serata dopo una lunga camera di consiglio, il Tribunale di Cosenza, presieduto dal giudice Urania Granata. Nei suoi confronti, il pm Giuseppe Visconti aveva chiesto la condanna a quattro anni e due mesi.
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La vicenda che la vede coinvolta risale al dicembre 2019. Secondo l’accusa, Galeone avrebbe chiesto all’imprenditrice Cinzia Falcone di consegnarle una mazzetta da 700 euro, dietro emissione di falsa fattura da 1200 euro, al fine di dividere con lei la somma residua del fondo di rappresentanza della Prefettura che, altrimenti, sarebbe tornata al Ministero. Falcone aveva denunciato i fatti in Questura e concordato con le forze dell’ordine un appuntamento con l’ex prefetto in un bar del centro. All’avvenuto scambio della bustarella contenente la somma di denaro, i poliziotti erano intervenuti per arrestarla in flagranza. Paola Galeone, difesa dagli avvocati Mario Antinucci e Michele Laforgia, si è sempre dichiarata innocente. L’ex funzionaria di stata è stata, invece, assolta dal reato di rivelazione del segreto d’ufficio.
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