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Vaccini Covid scaduti a Corigliano Rossano, medici potrebbero rispondere di «responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario»



CORIGLIANO ROSSANO – La Procura di Castrovillari ha chiuso le indagini preliminari in merito alle denunce riguardanti presunte falsificazioni di lotti vaccinali contro il Covid-19. Le accuse fanno riferimento all’ipotesi di reato di «responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario», a seguito della somministrazione di vaccini scaduti presso l’hub vaccinale di viale De Rosis a Rossano.

IL PRESUNTO SISTEMA ILLECITO

Le indagini, avviate a luglio 2024 dai carabinieri di Rossano, hanno rivelato un presunto sistema illecito all’interno della struttura sanitaria, con l’accusa che alcuni medici avrebbero falsificato documenti ufficiali per mascherare l’utilizzo di vaccini scaduti. Questo comportamento, se confermato, avrebbe esposto i cittadini a rischi per la salute, poiché i vaccini somministrati non erano più efficaci, contravvenendo gravemente ai protocolli sanitari.

Tra le misure cautelari possibili, si prevede la sospensione dall’esercizio della professione per i medici coinvolti, almeno fino alla conclusione del processo. Secondo quanto emerso dalle indagini, i medici avrebbero scelto di utilizzare vaccini scaduti per evitare la complessa procedura di documentazione riguardante la scadenza dei lotti, falsificando successivamente le ricevute ufficiali per coprire le irregolarità. Questo comportamento ha sollevato preoccupazioni sulla trasparenza delle procedure vaccinali in tutta la regione Calabria.

VACCINI SCADUTI A CORIGLIANO ROSSANO, LA VITTIMA CHE HA DENUNCIATO

G.C., uno dei principali denuncianti della vicenda e vittima dichiarata del sistema, ha lanciato un appello alla popolazione, invitando i cittadini a verificare i numeri di lotto riportati nelle loro ricevute vaccinali e a confrontarli con quelli registrati nei fascicoli sanitari personali. G.C. ha inoltre denunciato l’esistenza di incentivi economici di 25 euro per ogni somministrazione di vaccino, un sistema che, secondo lui, avrebbe spinto alcuni medici a ignorare la scadenza dei vaccini per ottenere un guadagno rapido. La vicenda sta assumendo proporzioni rilevanti, con il rischio di scatenare uno scandalo sanitario a livello nazionale.
Se le accuse dovessero essere confermate, i medici coinvolti potrebbero affrontare sospensioni e risarcimenti per i danni causati ai cittadini. Inoltre, la Procura di Castrovillari prevede di ascoltare nuovi testimoni, tra cui un altro denunciante che sostiene di aver subito lo stesso trattamento irregolare. Questo secondo caso sembra collegarsi direttamente a quello di G. C.. L’indagine ha suscitato preoccupazione in tutta la Calabria, con vari comitati e associazioni locali che stanno considerando di presentare esposti presso le Procure competenti, per verificare se simili irregolarità si siano verificate anche in altri centri vaccinali della regione.
La Procura di Castrovillari sta lavorando intensamente per determinare l’effettiva portata del presunto sistema fraudolento e per individuare eventuali ulteriori responsabilità. L’ombra di uno scandalo sanitario si fa sempre più concreta, e il caso di Corigliano Rossano potrebbe rappresentare solo la punta di un iceberg molto più vasto.

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