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Mario molinari, indagato per omicidio stradale dopo la morte di Ilaria Mirabelli, interrogato per ore dai pm. Oggi 20 settembre, i rilievi tecnici sull’auto dell’incidente
Mario Molinari sentito per ore dai pm che indagano sull’incidente stradale del 25 agosto scorso a Lorica, nel quale ha perso la vita la sua compagna, Ilaria Mirabelli. I pm Donatella Donato e Mariangela Farro della Procura di Cosenza, mercoledì, hanno cercato di ricostruire, attraverso la testimonianza di Molinari, interrogato, i passaggi salienti di quella giornata trascorsa a Lorica in compagnia di altre persone, e poi culminata nel tragico incidente stradale che ha portato alla morte di Ilaria Mirabelli. Molte le domande a cui Molinari, indagato per omicidio stradale, è stato sottoposto e alle quali non si è sottratto. A partire da chi era alla guida dell’auto e soprattutto se tra i due c’erano stati momenti di forte tensione sulla strada del ritorno verso Cosenza.
MOLINARI INTERROGATO DAI PM SULL’INCIDENTE CHE HA PORTATO ALLA MORTE DI MIRABELLI
Non sono mancate domande su qual era il rapporto tra i due, considerato che da quando affermato dalla sorella della vittima, Ilaria aveva lasciato Mario o si accingeva a farlo. Acquisire elementi utili attraverso la testimonianza diretta dell’indagato, prima dei rilievi tecnici sull’auto, appare come una mossa strategica da parte delle magistrate, alla ricerca di riscontri oggettivi sulla dinamica dell’incidente e sull’attendibilità dell’indagato. Anche i dati dei cellulari di Ilaria e Mario, sono al vaglio dei tecnici, che dovranno estrapolare una serie di dati sia per quanto riguarda le informazioni, preziose, del Gps, che dovrebbe fornire elementi certi sulla localizzazione con ora e data dei loro spostamenti, sia informazioni più personali, sulla natura del loro rapporto sentimentale attraverso foto, video e messaggi.
La procura è dunque al lavoro per chiudere presto il caso e poter dare la risposte che si aspetta la famiglia Mirabelli. Ma saranno i rilievi tecnici dell’ingegnere Fausto Carelli Basile sulla Volkswagen Up in programma per oggi 20 settembre 2024, a dipanare i dubbi sulla reale dinamica dell’incidente. Perché l’auto, i corpi e il luogo dove la tragedia si è consumata, parlano e possono raccontare la verità su quanto è accaduto quel pomeriggio lungo la statale 108 bis, in località Barachella. Toccherà, poi, alle magistrate Donatella Donato e Mariangela Farro, chiudere il cerchio e mettere insieme i pezzi di un puzzle assai complicato, che vede parti contrapposte e verità ancora tutte da dimostrare.
VERITA’ PER ILARIA, LE PROTESTE E I CARTELLI ALLO STADIO
È Mario Molinari – che dal primo momento ha sostenuto che ci fosse Ilaria alla guida dell’auto di proprietà del padre – l’unico indagato. Sull’uomo, già all’indomani del tragico schianto, il sospetto, rilanciato dapprima sui social e poi corroborato da una denuncia della famiglia Mirabelli, che dietro l’incidente stradale di Lorica ci possa essere dell’altro. Ed è per questo che il 10 settembre scorso, l’associazione “Fem.in Cosentine in lotta” ha organizzato un sit-in davanti al Tribunale di Cosenza chiedendo “Verità per Ilaria”.
E anche allo stadio “Marulla”, nel corso della partita di domenica scorsa tra i Lupi e la Sampdoria, sono apparsi numerosi cartelli nella Curva Nord frequentata abitualmente da Ilaria, con chiari riferimenti alla necessità di fare chiarezza su una vicenda che, giorno dopo giorno, si arricchisce di nuovi particolari. Qualcuno legato all’esistenza di testimoni che avrebbero visto Molinari alla guida dell’auto, mentre altri riferiti alla natura del rapporto esistente tra Mario e Ilaria: tossico e contrastato per alcuni, comunque sereno e condiviso per altri.
IL PRANZO TENUTO SEGRETO DA ILARIA ALLA FAMIGLIA E GLI ACCERTAMENTI MEDICO-LEGALI
Di certo c’è che le foto e i video di quel 25 agosto al ristorante “La Terrazza sull’Arvo”, raccontano di un pranzo con amici, all’insegna della spensieratezza, tenuto, però, segreto dalla giovane donna ai suoi familiari ai quali aveva riferito, già nel mese di agosto, di voler lasciare Mario, con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale pochi mesi prima, nel mese di maggio.
Ogni parola detta da Ilaria, oggi, alla luce della sua scomparsa, rappresenta per amici e familiari, una verità assoluta e incrollabile. Ma la legge deve andare oltre gli aspetti emotivi e basarsi esclusivamente su dati tecnici certi e inconfutabili prima di arrivare a una verità giudiziaria.
Ci sono poi gli accertamenti medico-legali sia sul corpo della giovane donna morta nell’impatto e trovata a qualche metro dall’auto, che quelli su Mario Molinari eseguiti qualche ora dopo lo schianto. Andranno valutate, in seguito ai rilievi tecnico-scientifici sull’auto, per verificare le compatibilità tra le lesioni riportate da Ilaria e da Mario e la dinamica esatta dell’incidente, compreso “lo stato di quiete”, la posizione finale della macchina, sulla quale esistono già numerose ipotesi.
LA GEOLOCALIZZAZIONE E IL SILENZIO DEI LEGALI
Il percorso fatto dalla vettura, con eventuali cambi di destinazione già ipotizzate per colmare i vuoti temporali tra l’ora di partenza dal ristorante e quella dell’incidente, possono essere esattamente rilevati solo dal Gps, l’Octo telematics, o la geolocalizzazione attiva sul telefono. Tutto riporta, dunque, agli accertamenti tecnici, gli unici capaci di dare una risposta ai tanti interrogativi ancora aperti su quanto è avvenuto il 25 agosto.
Gli avvocati delle parti, Guido Siciliano per la famiglia Mirabelli e Nicola Rendace che assiste Mario Molinari, seppur fermi nelle loro tesi difensive, hanno deciso di osservare il più stretto silenzio sulla vicenda. Si è reso necessario – rilevano – da quando anche i mezzi di informazione nazionali hanno iniziato ad occuparsi del caso Mirabelli, sfruttando persino i rumors cittadini che hanno già ricostruito la dinamica dell’incidente ed emesso una sentenza di colpevolezza.
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