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COSENZA – La Procura della Repubblica di Cosenza ha concluso le indagini preliminari, emettendo il relativo avviso, sulle presunte molestie sessuali ai danni alcune studentesse di cui si sarebbe reso responsabile un professore dell’istituto d’istruzione superiore “Valentini-Majorana” di Castrolibero.
La vicenda risale allo scorso mese di febbraio, ma i fatti di cui si sarebbe reso responsabile il docente sono accaduti in un periodo precedente. Le ipotesi di reato a carico del professore Angelo Giuseppe Bastone sono violenza sessuale, tentata violenza sessuale, molestie sessuali e tentata estorsione.
L’avviso di conclusione indagini è stato inviato anche all’ex dirigente dell’istituto Jolanda Maletta, oggi in pensione, accusata di omissione di atti d’ufficio poiché, in qualità di pubblico ufficiale e pur essendone a conoscenza, avrebbe omesso di denunciare i fatti.
Le indagini erano state avviate dai carabinieri della Compagnia di Rende e del Reparto operativo del Comando provinciale di Cosenza dopo le denunce presentate dalle studentesse che sarebbero state molestate dal professore. In particolare, le ragazze che avrebbero subito le molestie sono quattro, tutte minorenni all’epoca dei fatti.
DOCENTE ACCUSATO ANCHE DI TENTATA ESTORSIONE
È accusato anche di tentata estorsione il professore di matematica del “Valentini-Majorana” di Castrolibero. L’accusa di tentata estorsione deriva dal fatto che, In un caso, risalente al mese di giugno del 2018, l’insegnante avrebbe minacciato una delle studentesse, prospettandole, come afferma la Procura nell’avviso di conclusione delle indagini, «il mancato raggiungimento della sufficienza nella sua materia qualora non avesse accondisceso alla richiesta di scattarsi una foto ritraente il seno, le porgeva il proprio telefono cellulare con la telecamera accesa al fine di costringere la vittima ad assecondare le sue richieste. Evento non verificatosi a causa del rifiuto da parte della ragazza». Sempre secondo la Procura, lo stesso professore, in diverse occasioni, avrebbe «palpeggiato, sfiorato ed umiliato le studentesse».
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