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COSENZA – Il correntista moroso deve essere informato dalla Banca prima che la stessa si rivalga su di lui. Un antico adagio che trova applicazione nella sentenza pronunciata nelle scorse ore dal giudice di pace che ha dato ragione a un avvocato cosentino.
Quest’ultimo, dopo aver sconfinato dal fido di mille euro che gli era stato concesso nel 2014, si è ritrovato inserito nella Centrale rischi vedendosi inibito l’accesso al credito per anni.
La sua banca lo aveva informato con mail e raccomandate che, però, il suo avvocato Giovandomenico Gemelli ha dimostrato non essere mai arrivate a destinazione.
Morale della favola: l’Istituto è stato condannato a risarcirlo con tremila euro per danni arrecati alla sua immagine.
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