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Maximiliano Granata

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COSENZA – Si è concluso con sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste il processo a carico di Maximiliano Granata, presidente del Consorzio Valle Crati, e Francesco Gallo.

Inizialmente i reati contestati erano corruzione elettorale ed abuso d’ufficio, poi la procura aveva modificato l’imputazione nell’ipotesi più grave di corruzione. Il Tribunale, presieduto dal Presidente Ciarcia, oggi ha emesso la sentenza di assoluzione con formula ampia e la stessa Procura, rappresentata dal pubblico ministero Donatella Donato, aveva avanzato richiesta di assoluzione a seguito della dichiarazione di inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche.

I difensori di Maximiliano Granata, Gianluca Garritano e Angelo Pugliese, dichiarano che «si è finalmente conclusa la vicenda giudiziaria a carico del Granata, all’epoca destinatario anche di una misura cautelare interdittiva, successivamente annullata dalla Cassazione, con l’esito assolutorio scontato, atteso che nel processo non vi era davvero alcun elemento per sostenere l’ipotesi accusatoria». 

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