Le barriere contro cui si era schiantata la moto
1 minuto per la letturaCOSENZA – A sette persone è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari in merito alla morte di Giampiero Tarasi, 33enne, che ha perso la vita l’8 marzo dello scorso anno, schiantandosi con la moto contro le barriere di cemento armato poste su corso Vittorio Emanuele, zona Portapiana a Cosenza per evitare il transito veicolare a causa di una frana.
Per chiarire le circostanze dell’incidente la Procura di Cosenza, diretta dal procuratore Mario Spagnuolo, ha aperto un’inchiesta per verificare se ci siano state delle negligenze nella gestione del tratto stradale dove è avvenuto l’incidente mortale.
Nel registro degli indagati sono stati iscritti Antonella Rino (dirigente del Comune di Cosenza settore II manutenzione ordinaria-protezione civile-datore di lavoro); Ettore Tucci (responsabile unico del procedimento tecnico); Giuseppe Bruno (comandante Polizia municipale di Cosenza in carica dal 24.7.2019 al 29.1.2020); Agostino Rosselli (comandante Polizia municipale di Cosenza dal 30.l.2020 al 28.7.2020); Alessia Loise (comandante Polizia municipale di Cosenza dal 29 luglio 2020 ad oggi) e due imprenditori Robertino Perri e Pasquale Perri.
Agli indagati viene imputato di non aver garantito la sicurezza sul tratto stradale di corso Vittorio Emanuele nella zona di Portapiana e di non aver apposto l’opportuna segnaletica di cantiere prevista dalla legge. Gli indagati ora, avranno 20 giorni di tempo per produrre memorie difensive e chiedere di essere sentiti dal magistrato.
Le persone indagate sono da ritenersi innocenti fino ad eventuale sentenza di condanna passata in giudicato.
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