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Massimo Ferrero

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COSENZA – Fra le accuse mosse contro a Massimo Ferrero (LEGGI PERCHE’ E’ STATO ARRESTATO) c’è anche la distrazione di oltre duecentomila euro compiuto attraverso un contratto di leasing per una Ferrari.

Ferrero e un altro indagato, in particolare si legge nel capo di imputazione, «cagionavano il fallimento della società Maestrale srl in quanto distraevano dal patrimonio sociale la somma complessiva di 201.434 euro».

In particolare, la società fallita «stipulava contratto di leasing riferito all’autovettura marca Ferrari modello F430 Spider, pagando l’intero piano d’ammortamento di 246.434 euro ed alienandola successivamente alla società V Production Srl introitando soltanto 45mila euro. Pertanto veniva distratta la somma complessiva di 2012.434 euro».

Al noto imprenditore e un altro indagato viene contestato anche il contratto di leasing per uno yacht «in presenza di un debito tributario pari a euro 497.628, e a fronte di ricavi registrati nel corso del 2007 pari ad euro 285.658, contraendo l’impegno di pagare rate di leasing per un importo annuo pari a 600mila euro per i primi due anni e pari a 950mila euro per i successivi otto anni, nonostante fosse evidente – in assenza di una vera attività commerciale e di una vera struttura organizzativa della società, nonché tenuto conto dei bilanci degli esercizi precedenti – l’impossibilità di sostenere i costi aziendali e coprire i costi di gestione».

Nell’ambito delle numerose intercettazioni raccolte in fase d’indagine, inoltre, si fa riferimento anche alla personalità del patron sampdoriano oggi dimissionario.

«Il peggior nemico di se stesso» lo definisce un suo stretto collaboratore, uno «che dice di non essere avido, ma che vuole sempre di più (…) Se tu gli dici che stai chiudendo a ottanta lui ti dice che la società vale cento. Se gli dici che chiudi a cento lui ti dice che vale centoventi (…) Ogni giorno deve trovare un posto in cui bucare e far scendere dei soldi».

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