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SCALEA (COSENZA) – Si è tenuta l’udienza sul processo denominato “Re nudo”. Era attesa la decisione sull’utilizzabilità delle intercettazioni, questioni rimaste sospese al precedente appuntamento. Il Tribunale ha sciolto la riserva ed ha confermato nell’interezza l’ordinanza emessa in sede di udienza preliminare dal Gup, Maria Grazia Elia.

La questione da sciogliere era relativa all’utilizzabilità di alcune intercettazioni e l’inutilizzabilità di altri. In pratica tutto resta come cristallizzato alla decisione del mese di giugno del Gup Elia. Il processo si terrà il prossimo 6 aprile per sentire i testimoni dell’accusa, il comandante della Compagnia carabinieri, all’epoca delle indagini, e altri carabinieri del nucleo investigativo.

Principali indagati dell’operazione “re nudo” sono ritenuti: l’ex sindaco di Scalea, Mario Russo, in qualità di medico legale e presidente della commissione per l’accertamento dell’invalidità e dell’handicap di Diamante; Antonia Coccimiglio, segretaria della commissione e, in qualità di impiegato, Eugenio Vitale.

L’attività investigativa dei carabinieri della compagnia di Scalea, conclusa con l’operazione “Re nudo” dal capitano Andrea Massari, con il coordinamento del procuratore di Paola Pierpaolo Bruni, si basa principalmente proprio sugli ascolti, in prevalenza da utenze telefoniche, ma anche ambientali.

Il gup, Elia, a giugno aveva assolto dall’accusa di falso tutti gli indagati per i quali non erano state giudicate utilizzabili le intercettazioni.

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