La Procura di Paola
3 minuti per la letturaPAOLA (CS) – In tema di efficienza ed efficacia del sistema giudiziario italiano, la Procura di Paola è già in Europa, rispetto alle indicazioni della Commissione europea nell’ambito dell’analisi e della comparazione tra i diversi sistemi giudiziari.
Nonostante il periodo di lockdown, infatti, l’arretrato ormai da due anni è inesistente. L’Ufficio di Procura lavora pressoché esclusivamente sul corrente e con particolare attenzione sui procedimenti iscritti a “modello 21” (notizia di reato a carico di persona nota) nell’anno 2021 che costituiscono il 96% delle pendenze presenti in Ufficio.
Con riferimento, infatti, agli anni precedenti si registra una pendenza del solo 4% riferita a procedimenti particolarmente complessi con attività investigative articolate. I procedimenti iscritti a “modello 44” (il registro delle notizie di reato a carico di persone ignote) nell’anno 2021 costituiscono invece il 91% delle pendenze presenti in Ufficio rispetto al 9% di quelli iscritti negli anni precedenti.
Mentre i procedimenti iscritti a “modello 21 bis” (reati attribuiti alla competenza del giudice di pace) nell’anno 2021 costituiscono il 90% delle pendenze presenti in Ufficio rispetto al 10% di quelli iscritti negli anni precedenti. La durata media dei procedimenti per le singole iscrizioni a modello 21 e a modello 44 si attesta a giorni 157, mentre per quelli iscritti a modello 21 bis a 126 giorni. Tali dati appaiono essere apprezzabili se li si compara con quelli recentemente pubblicati dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” secondo cui il tempo medio di definizione dei procedimenti in Italia è pari a 323 giorni. Efficienza ed efficacia che ben si sposano con l’ideazione e l’attuazione di sistemi innovativi che consentono di ottimizzare tempi e risorse, migliorando le cosiddette “performance”.
V’è da dire, infatti, che l’Ufficio di Procura paolano ha adottato un modulo di gestione informatica degli atti di delega alla polizia giudiziaria altamente innovativo che consente il controllo delle scadenze e l’inoltro in via automatica dei solleciti, con conseguente risparmio di risorse umane e azzeramento dei tempi morti di attesa. Nel corso degli anni sono stati inoltre condotti dalla Procura della Repubblica di Paola procedimenti e processi per gravi reati contro la Pubblica amministrazione e contro l’economia. Il riferimento è ad inchieste su appalti truccati, assunzioni pilotate, massoneria deviata, sanità corrotta, mare sporco, aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati. E poi innumerevoli richieste di misure cautelari a carico di amministratori pubblici, tecnici, imprenditori, politici, quasi tutte approdate in dibattimento o concluse con patteggiamenti e condanne, in virtù della condivisione da parte degli Organi Giudicanti delle prospettazioni dell’Ufficio di Procura.
All’esito di complesse attività di indagine sono stati recuperati milioni di euro attraverso sequestri. I blitz anti corruzione eseguiti in quasi tutti i Comuni tirrenici dall’Ufficio diretto dal Procuratore Pierpaolo Bruni hanno infatti portato non solo alle richieste ed emissione di un elevato numero di ordinanze custodiali, ma anche a sequestri di immobili e capitali. Provvedimenti confermati dal Riesame e poi dalla Cassazione, quasi sempre sfociati in sentenze di condanna e patteggiamenti, con riferimento alle misure cautelari a carico di vari soggetti.
La Procura di Paola ha poi messo mano, per la prima volta, sulla “sanità corrotta” del Tirreno e sulla “Massoneria deviata” operante su questo territorio, eseguendo – anche in questo caso – misure cautelari, poi confermate dal Riesame e che hanno pure portato a patteggiamenti. Distinte inchieste anticorruzione hanno poi riguardato numerose Pubbliche amministrazioni locali e vari Sindaci, coinvolti in condotte di falso, peculato, favoreggiamento. Tutti i magistrati partecipano alla gestione dell’Ufficio con l’apporto prezioso di personale amministrativo altamente qualificato. (g. s.)
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