L'arresto di Domenico Giorno
1 minuto per la letturaCATANZARO – Era stato arrestato lo scorso mese di novembre (LEGGI) perché sospettato di essere un aspirante jihadista, pronto anche a commentare attentati terroristici. Oggi il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Catanzaro, Teresa Guerrieri, ha condannato Domenico Giorno ad una pena di 2 anni, 2 mesi e 20 giorni di reclusione, confermando i sospetti che avevano fatto scattare l’operazione.
L’uomo, 43 anni, era stato arrestato nella sua abitazione di Luzzi, nel Cosentino, ed era difeso dagli avvocati Antonio Cortese e Michele Franzese del foro di Cosenza. La sentenza di condanna gli è stata comunicata nel carcere di Sassari, dove è detenuto.
Il giudice ha, comunque, tenuto conto delle attenuanti generiche, condannando Giorno al pagamento delle spese processuali.
L’inchiesta antiterrorismo denominata “Miraggio” fu condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro con la Digos di Catanzaro e Cosenza.
Al momento del suo arresto, Giorno è stato trovato in possesso di materiale dell’Isis, conosceva l’arabo e sapeva come preparare attentati terroristici. Tra i tanti testi scritti e sequestrati nell’operazione, anche la frase: “Scegliete un bersaglio, fate la più grande carneficina possibile”.
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